Scuderia Branciforti a Leonforte
La Scuderia Branciforti a Leonforte sè un'importante testimonianza della grande passione per i cavalli coltivata dal Principe il quale riuscì a creare, mediante incroci tra razze diverse, un ibrido di cui andava fiero. La maestosità di questa scuderia, che poteva contenere fino a duecento cavalli, fu tale che quando nel maggio del 1714 venne in visita a Leonforte il re Vittorio Amedeo II di Savoia, egli ritenne la “Stalla grande” degna di essere paragonata alle sue scuderie di Torino.
Realizzata in stile barocco, la scuderia Branciforti rappresenta l’unico esempio in Sicilia di edificio destinato all’allevamento dei cavalli di così grandi dimensioni.
La facciata, che funge da fondale prospettico alla piazza Branciforti, presenta un grande portale bugnato simile a quello del palazzo. Questo è sormontato da una nicchia che si conclude a conchiglia che accoglie in un busto marmoreo l’unica effige pervenutaci del Principe fondatore, raffigurato con la corazza dell’ordine cavalleresco di San Giacomo della Spada.
La stalla presenta una pianta basilicale a tre navate con una teoria di quattordici arcate per lato sostenute da pilastri; era divisa in reparti e al di sopra delle mangiatoie vi erano specchi di fine cristallo che riflettevano le immagini dei cavalli.