Castello Santapau a Licodia Eubea
Il Castello Santapau domina il borgo di Licodia Eubea. Distrutto dal catastrofico terremoto del 1693, è oggi ridotto a rudere: rimangono solo alcune torri, i sotterranei e frammenti di mura nel piccolo altopiano in cima al colle. La grande area sotterranea, probabilmente la più estesa della Sicilia è un’intricata rete di cunicoli utilizzati nei secoli per scopi diversi. Il luogo ancora oggi è comunque ricco di fascino e suggestione e regala un bellissimo panorama sul paese e sulle valli circostanti.
Il Castello deve il suo nome alla famiglia che lo ebbe in proprietà fino alla fine del trecento: la famiglia Santapau di origine Catalana.
Le origini del castello sono molto antiche. Gli scavi archeologici hanno rivelato che questo luogo era già abitato all'epoca dell’età del bronzo, ben quattromila anni fa. La tipologia costruttiva delle mura e la tecnica utilizzata per la realizzazione della galleria posta sotto il castello, la presenza di mattoni d'argilla cotti secondo tecniche utilizzate nell'architettura tardo romana, collocano la costruzione del castello in epoca bizantina. Si ritiene inoltre che il castello sia andato distrutto per mano degli arabi e ricostruito sotto il regno di Federico II nel 1269.
Il castello era una roccaforte difensiva munita di possenti mura e di sei torri cilindriche. Presentava una pianta irregolare che si adattava all'estensione dell'altopiano, ambienti residenziali ed ambienti sotterranei.
Parte delle mura difensive e la parte inferiore delle torri risultano ancora oggi visibili.