Duomo di Santa Maria della Neve a Mazzarino
Il duomo di Santa Maria della Neve a Mazzarino, o Madrice o Chiesa Madre, è l'edificio di culto più grande della città ed un pregevole esempio dello stile tardo-barocco siciliano.
Fu edificato alla fine del XVI secolo nel luogo in cui sorgeva una piccola chiesa dedicata a Santa Maria della Neve crollata durante il terremoto del 1693. La chiesa fu edificata su progetto dell’architetto Angelo Italia per volere del principe Carlo Maria Carafa che per i lavori dispose nel suo testamento un cospicuo lascito. Il progetto originario prevedeva una grande unica navata ma le difficoltà costruttive e finanziarie costrinsero ad una rimodulazione del progetto. La costruzione fu ultimata solo nel 1844 dopo un lungo periodo di fermo.
La facciata, in stile tardo barocco, realizzata con blocchi di pietra locale intagliata, è incompiuta. Il prospetto, suddiviso in due ordini da un'ampia trabeazione, è scandito da lesene, paraste e semicolonne di ordine tuscanico. Al primo ordine sono presenti quattro nicchie che avrebbero dovuto ospitare statue mai realizzate e cinque riquadri incorniciati per inscrizioni o bassorilievi mai eseguiti. Sull'ampia scalinata di ingresso si apre il monumentale portale barocco con arco a tutto sesto sormontato da festoni che incorniciano un medaglione, e figure antropomorfe. Una grande finestra, che avrebbe dovuto illuminare l'unica grande navata inizialmente prevista nel progetto, sormonta il portale principale.
Al secondo ordine sono poste due ulteriori nicchie anch'esse prive di statue e, sul lato destro, un grande bassorilievo rappresentante la creazione di Adamo ed Eva, sul lato sinistro, invece, avrebbe dovuto esserci un secondo bassorilievo con Caino e Abele mai realizzato.
L'interno è suddiviso in tre navate da pilastri decorati da paraste scanalate e sormontate da capitelli in stile corinzio. La volta della navata centrale presenta stucchi con motivi floreali e festoni e dei riquadri con dipinti, raffiguranti la predicazione di Gesù, opera del pittore palermitano Tasca. Nella cappella della Madonna di Lourdes sono presenti pregevoli stucchi opera del Fantauzzi. Di particolare pregio è altare maggiore con in cristalli dorati e colorati.
La chiesa custodisce opere di notevole pregio artistico: la grande tela della Madonna della Neve posta sull'atare maggiore; due lampadari ottocenteschi in vetro di murano policromi; il coro, pregiata opera di Santi Rigano che si compone di 36 scene del Vecchio e Nuovo Testamento, sopra di esse completano il prezioso stallo diciotto medaglioni, riproducenti i dodici apostoli, i quattro evangelisti, San Giuseppe e la Madonna.
