Chiesa di Santa Maria Maggiore a Mineo
La monumentale Chiesa di Santa Maria Maggiore a Mineo sorge sulla sommità di uno dei due colli della città. Sul secondo colle sorge invece la Chiesa di Santa Agrippina, Patrona della città di Mineo.
La Chiesa di Santa Maria Maggiore sorge vicino ai ruderi del vecchio castello Ducezio e vanta di essere la prima chiesa Cristiana di Mineo. Le sue origini risalirebbero agli albori del cristianesimo in Sicilia verso la metà del III secolo d.C. Prima dedicata al dio Sole, quando la città di Mineo fu cristianizzata, l'edificio venne trasformato da tempio pagano in tempio cristiano e dedicato alla Vergine Santissima.
Nel corso del tempo l'edificio è stato soggetto a numerose trasformazioni e rimaneggiamenti soprattutto a seguito dei terremoti del 1542 e del 1693, durante il quale fu rasa al suolo.
La facciata è suddivisa in tre ordini architettonici. Nel primo ordine, diviso da quattro lesene con capitelli dorici, si trovano le tre porte d'ingresso. Il secondo ordine presenta capitelli ionici, una finestra al centro e due nicchie ai lati e, sopra la finestra, lo stemma della famiglia Buglio che la fece restaurare dopo il sisma del 1542. Il terzo livello ha tre archi a tutto sesto separati da lesene con capitelli corinzi. In alto domina un grande sole a ricordo del tempio pagano. A sinistra, sempre nella facciata principale, è incastonato un vecchio portale appartenuto al castello Ducezio. Ai lati della porta dominano due leoni in pietra, simbolo della forza, probabilmente appartenuti al tempio, ora quasi completamente erosi dalle intemperie.
L'interno è a croce latina a tre navate con cupola sul transetto.
All'interno della chiesa sono custodite opere di notevole pregio artistico: un fonte battesimale in pietra del '500, una statua in alabastro della Regina degli Angeli donata dal conte Ruggero nel 1072, un lavabo in marmo del '500 opera del Mazzola, tele del '600 e del '700, paramenti sacri di gran valore.