Chiesa di San Rocco di Piazza Armerina
La Chiesa di San Rocco di Piazza Armerina è una delle massime rappresentazioni dello stile Barocco siciliano della città. La chiesa è anche nota come Chiesa di Fundrò poichè nel 1622 venne assegnata ai monaci benedettini della omonima abbazia.
L'edificio originale risale al Trecento e si ritiene sia uno tra i più antichi della città. Nel Quattrocento, quando il controllo della città passò alla città di Enna, fu deciso il trasferimento dei monaci di Piazza Armerina ad Enna. Questa decisione suscitò numerose proteste da parte di tutti gli abitanti di Piazza Armerina al punto tale da far annullare il provvedimento. Fu così costruito il convento annesso alla chiesa di San Rocco e donato, nel 1613, ai monaci benedettini appena rientrati in città. Il monastero rimase in funzione fino al 1866, anno in cui vengono soppressi gli ordini religiosi.
La facciata in pietra arenaria presenta uno scenografico portale d’ingresso in stile barocco, circondato da lesene e sovrastato da una cornice con decori e intarsi di notevole pregio. Sopra il portale è posta una meridiana. Sulla destra della struttura si erge il campanile con un'unica cella campanaria.
L’interno della chiesa, a navata unica, presenta paraste con capitelli dorici ed è impreziosito da stucchi e da pregevoli opere d’arte che coprono tutte le pareti interne.
Il convento è oggi sede dell’Amministrazione Comunale.