Sito archeologico di Vassallaggi a San Cataldo
Emanuelesava - CC1.0
Il sito archeologico di Vassallaggi a San Cataldo è un sito preistorico abitato dall'età del bronzo fino ai primi secoli della cristianità. Il sito è un notevole esempio di insediamento greco del centro Sicilia, ellenizzato da coloni greci-rodio-cretesi. Non è stato possibile attribuire un nome certo alla città che sorse in questo luogo, si ritiene possa essere identificata con Motyon, primo centro fortificato della zona dell'agrigentino.
Il sito sorge nella valle del Salso, si è sviluppato in cinque piccole colline vicine tra loro, in una posizione strategica per i collegamenti tra le coste meridionali e settentrionali dell'isola.
Nel sito sono presenti alcune tombe a grotticella del periodo del castelluccio ed una capanna circolare con suppellettili risalente all'età del Bronzo Antico (XVIII-XIV secolo a.C.). Tra i reperti rinvenuti ve ne sono alcuni risalenti alla prima età del bronzo (II millennio a.C.) caratterizzati da ceramiche rosse dipinte con motivi geometrici.
Dopo un periodo di abbandono, il sito fu nuovamente abitato durante l'Età del Ferro fino alla colonizzazione ellenica a partire dal V secolo a.C.. Durante questo periodo il villaggio venne fortificato.
A partire dal VI secolo a.C. fu colonizzata da popoli greci di origine Agrigentina, periodo a cui risalgono un tempio per il culto di divinità femminili e importanti rinvenimenti nella necropoli: sarcofagi in ceramica, vasi di fabbricazione locale, corredi di vasi provenienti da altre zone elleniche; coltelli, lance, strigli in bronzo, monete.
La città venne quasi inspiegabilmente abbandonata intorno al 320 a.C.
I numerosi manufatti, alcuni in ottimo stato di conservazione, testimonianza di un fiorente passato, sono oggi esposti in diversi musei della Sicilia.
