A Cerami, piccolo borgo nebroideo dell’entroterra siciliano, un mix di devozione, folklore e religiosità popolare caratterizza la Festa di Sant’Antonio Abate, organizzata dall'omonima Confraternita e che ha luogo ogni anno l’ultima domenica di Luglio.
La Festa, inserita dal 2021 nella Rete Italiana per la Salvaguardia e Valorizzazione delle Feste di Sant’Antonio Abate, ha inizio il primo giorno della Novena con l’Intronizzazione del Simulacro del Santo e nei nove giorni che precedono la festa, il Santo viene omaggiato con una serie di iniziative religiose e folkloristiche, quali ad esempio il pellegrinaggio in contrada “Timpone di Sant’Antonio” e la tradizionale “’ntinna”, o albero della cuccagna e il gioco dei “pignati” o pentolacce.
Nella mattinata dell’ultimo sabato del mese di Luglio, vigilia della Festa, si svolge la tradizionale cavalcata in onore di Sant’Antonio Abate.
Il corteo, guidato dal palio della Confraternita, muove dalla chiesa di S. Antonio e fa tappa al già menzionato “Timpone di Sant’Antonio” e da lì riparte in direzione del paese. Giunta nuovamente in paese, la cavalcata si snoda lungo le stradine del borgo nebroideo e fa tappa presso la contrada “San Leonardo”, dove vengono distribuiti a tutti i presenti pane e formaggio offerti in onore del Santo e benedetti dal sacerdote. La cavalcata continua percorrendo i vicoli del centro storico per giungere nella chiesa di S. Antonio, dove i cavalieri rendono omaggio al Santo al termine del percorso.
La sera, tra le stradine del centro storico, si svolge la processione della Reliquie di Sant’Antonio. La processione che vede la partecipazione delle quattro Confraternite cittadine, con i propri abiti e le proprie insegne, muove dalla Chiesa Madre fino la chiesa di Sant’Antonio, dove culmina con il canto dei primi Vespri.
L’ultima domenica di Luglio Cerami entra nel vivo della Festa omaggiando il Santo con una solenne processione lungo le vie cittadine.
Di grande effetto scenografico è certamente “’A Nisciuta”, ossia la trionfale uscita del Santo posto sull’artistico fercolo. Tale momento sancisce l’inizio della processione.
Particolari e dal forte impatto visivo sono sicuramente i “lazzuna”, ovvero funi decorate da nappe multicolori e campanelle, che agganciate sulla sommità del fercolo, portato a spalla dai devoti, vengono tirate lungo il tragitto e in particolari circostanze per far riguadagnare equilibrio al fercolo e facilitare alcune manovre.
Lungo il tragitto della processione diverse sono le soste per le cosiddette “bippite”, ossia le tradizionali offerte di biscotti e vino, fatte da alcune famiglie per sciogliere un voto dando sostentamento ai portatori del fercolo.
Al mattino il giro esterno caratterizza la prima parte della processione che si conclude con la sosta del fercolo all’interno dell’Abbazia di San Benedetto, da dove alle ore 20:00 riprende la processione percorrendo il giro interno, ossia le vie principali del paese, e giunto al Corso Roma, il Santo viene omaggiato con un suggestivo spettacolo pirotecnico.
“A cursa”, ossia la salita in corsa, per percorrere la faticosa Via Umberto caratterizza l’ultima parte della processione prima del rientro del Santo nella sua chiesa.
Per maggiori informazioni visitate la pagina Facebook: Sant'Antonio-Cerami.