Festa di Sant'Onofrio a Casalvecchio Siculo
La Festa in onore del Santo Patrono Sant'Onofrio Eremita a Casalvecchio Siculo riveste grande importanza e viene celebrata il 12 giugno, in occasione della ricorrena liturgica quando si svolge la processione del Simulacro del Santo, e la seconda domenica di settembre quando viene organizzata la grande festa esterna.
Il culto di Sant'Onofrio Eremita a Casalvecchio è molto antico e risale ai tempi in cui i monaci bizantini di rito greco si stabilirono in questa zona, edificando l’abbazia dedicata ai santi Pietro e Paolo.
I festeggiamenti assumono un tono più solenne e, a tratti, folkloristico, durante la grande festa esterna di settembre, festa nata come ringraziamento al santo patrono per aver scampato il paese dalla peste messinese del 1743.
I giorni di festa sono caratterizzati da numerosi momenti di aggregazione durante i quali si svolgono giochi popolari detti, nel gergo locale, musticheddhi, pignati e pateddi (una sorta di gioco della pentolaccia).
Il venerdì che precede la festa si svolge la processione del mezzo busto ligneo che raggiunge la contrada Pestarriu dove, secondo la tradizione, la peste si fermò e dove si trova un’edicola votiva a ricordo del miracolo. Al rientro della processione in Chiesa Madre si svolge il momento più suggestivo e significativo della festa: la svelata della preziosa statua argentea del santo patrono, realizzata dai casalvetini in occasione della scampata peste del 1743.
La domenica di festa si svolge la tradizionale sfilata per le vie del borgo del camiddhu, ossia cammello, maschera allegorica con la quale il popolo casalvetino celebra l’autonomia civile ottenuta dal vicino comune di Savoca nel 1793. U Camiddu, che raffigura metaforicamente la vicina Savoca con le due gobbe che rappresentano il monte Bivertice su cui essa sorge, viene bastonato, umiliato ed, infine, domato, tra gli schiamazzi del popolo, dau camiddaru, che rappresenta Casalvecchio Siculo. Si tratta di un momento di folklore non collegato alla vita del Santo ma la scelta di far sfilare questa curiosa maschera lignea nel giorno della festa è legata al fatto che in questa data in paese si trovano riunite tutte le famiglie, comprese quelle dei migranti.
La sera della domenica di festa, al termine della Solenne Celebrazione Eucaristica, viene portato in processione l’argenteo simulacro di Sant’Onofrio.
Durante i giorni di festa viene organizzato un ricco programma di eventi collaterali, quali concerti, spettacoli musicali e di intrattenimento.
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Fonti
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