Pasqua a Ispica

Ad Ispica, in occasione delle celebrazioni della Santa Pasqua, fede, tradizione e folclore si fondono regalando spettacoli di grande bellezza.
Nella notte del Giovedì Santo una suggestiva processione parte dalla chiesa rupestre di Santa Maria della Cava e arriva alla basilica di Santa Maria Maggiore, nella cui piazza antistante vengono messe in scena la Crocifissione e la deposizione del Cristo. Segue la tradizionale apertura delle porte: il parroco batte per tre volte sulla porta della basilica che si aprirà lasciando entrare i devoti. Successivamente il parroco sale sull'altare del Cristo flagellato alla Colonna e bussando per tre volte fa scivolare giù le porte che lo nascondono. Segue il rito della "scinnuta", ossia della "discesa". Nel pomeriggio inizia la lunga processione che nella quale il simulacro dell'Addolorata e del Cristo flagellato alla Colonna si incontreranno: secondo il rito la Madre Addolorata si inchina per tre volte davanti al Figlio.
Il Venerdì Santo, conosciuto localmente come "U venniri ra' Santa Cascia", ha luogo la processione dell'Urna contenente un frammento della corona intrecciata dai romani e messa sul capo di Cristo, detta appunto "Santa Cascia" dove "Cascia" indica "Urna", e la rievocazione drammatizzata della Passione e Morte di Cristo. La processione parte dalla basilica della SS. Annunziata ed è preceduta da due soldati romani a cavallo, e durante il giro per le vie di Ispica incontrerà l'Addolorata portata a spalla da Cavari. Lentamente il corteo si dirige verso la chiesa mentre la banda suona marce funebri. Solo quando sarà buio i devoti riporranno il Cristo alla Croce nel suo altare, non prima però di aver compiuto dei giri tra le navate della basilica.
Il giorno di Pasqua si celebra la Festa del Resuscitato, il Cristo Risorto della Basilica della Santissima Annunziata. Segue la processione di Pasqua nella quale i simulacri di Gesù Risorto e della Madonna si incontrano. L'incontro, si conclude con spettacolare corsa verso la chiesa.