Pasqua a Piana degli Albanesi
Gspata - CC4.0
Pasqua Arbëreshe
I riti della Pasqua a Piana degli Albanesi evidenziano l'antica appartenenza della popolazione all'etnia e alla tradizione albanese. Le celebrazioni pasquali rappresentano il più grande avvenimento del calendario ortodosso, ed è pertanto evento religioso di forte spiritualità, tradizione e folklore.
I festeggiamenti Pasquali a Piana degli Albanesi hanno inizio il venerdì precedente la Domenica delle Palme, giorno in cui si festeggia la Resurrezione di Lazzaro. In questo giorno il coro formato da gruppi di giovani, guidati dal papás, il sacerdote, si esibisce sul sagrato della Cattedrale, eseguendo l'antico canto albanese che rievoca la resurrezione di Lazzaro. Il coro, durante la notte, si muove per le vie della città sostando presso famiglie che accolgono gli ospiti offrendo loro uova, dolciumi, bibite e frutta secca.
Il giorno della Domenica delle Palme viene ricordato l'ingresso di Gesù in Gerusalemme. Nella chiesa di S. Nicola di Mira si svolge il rito della benedizione delle palme e dei rami d'ulivo, segue una processione guidata dall'Eparca che, con in mano un crocifisso ed una piccola palma, a dorso di un asinello attraversa, avvolto nel manto, mandías, il corso principale del paese fino alla Cattedrale, dove si svolge la celebrazione liturgica.
Il Giovedì Santo si svolge la rappresentazione della lavanda dei piedi: il sacerdote, che impersona San Pietro, accetta di farsi lavare dal vescovo che, per l'occasione, è privo dei ricchi paramenti, poichè impersona Cristo.
Il Venerdì Santo vengono eseguiti canti tipici in albanese, accompagnati dall'utilizzo di strumenti in legno di origine bizantina, che celebrano la Passione e la Morte del Cristo. Segue la processione dell'immagine del Cristo, preceduta dal Crocifisso posto in un'urna addobbata con molti fiori.
Il Sabato Santo viene celebrato il trionfo di Cristo. Uno dei momenti più significativi è il canto dei tre fanciulli del profeta Daniele, intonato dai papàs in lingua albanese. Altro momento caratteristico avviene durante l'annuncio della Resurrezione, quando il Celebrante cosparge le navate della chiesa di foglie di alloro, simbolo della gloria di Dio. A mezzanotte si muove un corteo formato dal clero e dai fedeli verso il sagrato della Cattedrale, dinnanzi al portone chiuso. Segue una rappresentazione che celebra il trionfo di Cristo sulle forze del male: il Celebrante intima alle potenze del male, rappresentate da una voce proveniente dall'interno della Chiesa, di non ostacolare l'ingresso del corteo, e dopo breve resistenza, le porte del tempio si spalancano e il corteo, intonando canti in albanese, entra nella chiesa inondata di luce. I gruppi corali, terminata la funzione liturgica, sfilano per le vie cittadine intonando il canto dell'Anástasis, la Resurrezione.
La Domenica di Pasqua, Pashkët, viene esposto il Santo Velo, un antico reliquiario ricamato e si svolge la processione di un'icona, secondo l'uso bizantino. Segue il solenne Pontificale che si conclude con il corteo delle donne nei tradizionali costumi albanesi del '400. Al termine del corteo viene impartita dai papàs la benedizione seguita dalla distribuzione delle uova rosse, simbolo della rinascita.
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