Riserva Naturale Isola di Panarea
La Riserva Naturale Isola di Panarea e Scogli Viciniori racchiude il territorio di Panarea e l'arcipelago degli isolotti Vicinori. Panarea è l’isola più antica dell’arcipelago delle Eolie e quella esistente oggi è ciò che rimane di un'isola ben più grande che a seguito di un’eruzione vulcanica è in buona parte sprofondata formando l'attuale isola di Panarea e la serie di isolotti viciniori, che sono ancora uniti in mare: Basiluzzo, Dattilo, Bottaro, Lisca bianca, Lisca nera, i Panarelli e le Formiche. L’incontaminata natura di questi luoghi ha portato l’assessorato regionale ad istituire la Riserva naturale orientata integrale Isola di Panarea e scogli viciniori.
La riserva protegge un ambiente assolutamente unico: sono ancora presenti fenomeni di vulcanismo secondario con sorgenti di acqua che raggiungono persino i 50° C che formano geysers di acqua calda a mare. Fenomeno che influenza flora e fauna della riserva.
Tra le specie presenti nella riserva, particolare interesse rivestono: la Podarcis sicula trischittai, una delle 4 sottospecie della lucertola endemica Podarcis presente nell’isolotto di Bottaro, altra sottospecie è presente nell'isolotto di Lisca Bianca.
Tra la flora va menzionata una pianta esistente solo sull'isolotto di Lisca Bianca, l'Anthemis aeolica, volgarmente chiamata Camomilla delle Eolie .
Il suolo vulcanico, l’influenza del mare, il clima condizionano spingono all'adattamento la flora. Sulle rocce prossime al mare domina il limonio delle Eolie e l’enula bacicci, mentre sulle pareti rocciose a strapiombo si insedia una vegetazione rupestre caratterizzata da poche specie che ne sopportano le condizioni estreme, come la violacciocca rossa, il fiordaliso delle Eolie, il Senecio bicolor (Willd.) Tod., e soprattutto il garofano rupestre.
Sulle rocce affioranti, condizionate dagli spruzzi del mare e interrotte qua e là da piccole aree di terriccio, crescono i perpetuini delle Eolie, il finocchio di mare, la carota delle scogliere e il ginestrino delle scogliere. La vegetazione arbustiva tipica della fascia costiera è caratterizzata dall’euforbia arborea che predilige le stazioni prossime al mare, più calde, e si associa all’olivastro, all’assenzio arbustivo, all’endemica ginestra del Tirreno e al tè siciliano.