Grotta di San Teodoro ad Acquedolci
La Grotta di San Teodoro ad Acquedolci, suggestiva ed imponente per le sue dimensioni, rappresenta una pietra miliare per la conoscenza del Paleolitico superiore nel Mediterraneo.
Essa deve questo nome ai monaci Basiliani che intorno al mille si rifugiarono al suo interno, in fuga dall'oriente iconoclasta.
La grotta, di natura carsica, conserva una ricca documentazione della storia della Sicilia, sia in termini di popolamenti di animali estinti sia di resti dell'uomo preistorico.
L'importanza della grotta è legata al fatto che in questo luogo sono state rinvenute le prime sepolture paleolitiche siciliane: cinque crani e due scheletri completi che per primi hanno consentito una conoscenza approfondita degli antichi abitanti della Sicilia.
In particolare sono stati rinvenuti i resti della donna più antica di Sicilia: una donna di circa 30 anni, a cui è stato attribuito il nome di Thea, dal latino Theodora, per collegarlo a quello della grotta.