Santuario della Madonna a Capo d'Orlando
Il Santuario di Maria Santissima di Capo d'Orlando, noto anche come Santuario della Madonna, sorge in cima al promontorio che è simbolo della cittadina, in mezzo al complesso monumentale del Castello.
Il Santuario di Maria Santissima venne costruito nei primi anni del Seicento, per volere del Conte Girolamo Ioppolo, e con il consenso della popolazione, che partecipò attivamente al progetto. I motivi che portarono alla costruzione del Santuario di Maria Santissima furono molteplici, in primis riconducibili al culto verso la Madonna di Capo d’Orlando, che proprio in quel periodo stava diffondendosi sempre di più.
La sua fondazione è legata ai fatti miracolosi del 1598 quando San Cono Navacita, patrono di Naso, in una sua apparizione, lasciò ai fratelli Raffa, guardiani del Castello, il piccolo simulacro della Madonna. Il simulacro venne condotto a Naso, da cui Capo d’Orlando a quel tempo dipendeva, ma violenti anche se innocui terremoti ed altri eventi naturali indussero a ritenere che la Madonnina dovesse tornare lì dove era stata rinvenuta. Una successiva apparizione del frate servì a disegnare in cima al promontorio il perimetro della Chiesa che doveva ospitare il simulacro.
La notte dell’11 dicembre 1925, il simulacro di Maria Santissima venne trafugato. Venne così fatta realizzare una statuetta in argento, tuttora esposta nel Santuario.
Il Santuario di Maria Santissima è impreziosito da uno scenografico ambiente naturale che lo circonda. Si può accedere al santuario percorrendo un elegante sentiero composto da una lunga scalinata.
L’interno, a navata unica, presenta diverse cappelle, la più grande delle quali è dedicata proprio alla Madonna di Capo d’Orlando, in cui è posto anche il suo attuale Simulacro, la statuetta in argento, sostituito in seguito al furto della leggendaria scultura di fine Cinquecento. Molto interessante da un punto di vista artistico è il soffitto in legno intarsiato a forma di stella a otto punte.
All’interno del Santuario si conservano tuttora due dipinti di Gaspare Camarda della Scuola di Antonello da Messina, "l'Adorazione dei pastori" del 1626 e "il Crocefisso fra due monaci oranti" del 1627.