Chiesa Madre a Castel di Lucio
La Chiesa Madre di Castel di Lucio, dedicata a Maria SS. delle Grazie, è il principale edificio di culto della città.
La chiesa fu edificata nella seconda metà del Seicento nel luogo in cui sorgevano un tempio mariano dedicato a Santa Maria dell'Odigitria e una chiesa dedicata ai santi Luca e Biagio: le due chiese furono accorpate ed edificato un tempio a tre navate a croce latina. Solo in un secondo momento furono aggiunti una cupola ottagonale e il campanile squadrato. Ancora oggi è possibile identificare i resti delle strutture murarie delle antiche chiese accanto al portone d'ingresso della navata principale e nella navata laterale di destra.
La chiesa custodisce numerose opere di notevole pregio artistico: un ciborio in pietra, in bassorilievo, attribuito al Gagini e scolpito in un unico pezzo dove è presente un rilievo raffigurante in alto la statuetta della Madonna, alla sua destra S. Paolo e alla sinistra S. Pietro e sotto gli apostoli una dicitura in latino; il trittico ligneo conquecentesco dell Cristo alla colonna e i suoi fustigatori; la Cappella di San Placido, Santo patrono di Castel di Lucio, con una statua seicentesca di autore ignoto; la nicchia della Madonna Immacolata con una volta finemente decorata a riquadri con all'interno un fiore, e il Pulpito, che stupisce per le notevoli dimensioni e per la precisione degli intagli, opere di Nicolò Campo fine artista del legno castelluccese; il Coro settecentesco Coro la cui peculiarità è l'insolita presenza di figure di draghi intagliate nei separatori dei vari scanni; un fonte battesimale in marmo risalente al 1565; una statua lignea secentesca della Madonna del Rosario; due tele del Seicento raffiguranti le Anime del Purgatorio e la Madonna delle Grazie; la statua cinquecentesca rappresentante la flagellazione di Cristo.