La chiesa di San Carlo Borromeo a Castel di Lucio
La chiesa di San Carlo Borromeo a Castel di Lucio è sede dell'omonima Confraternita, istituita nel XVII secolo per volontà di alcune famiglie dell'aristocrazia castelluccese, e nei giorni di inizio Quaresima è il luogo in cui si svolgono le celebri Quarantore di Castel di Lucio.
L'edificio è stato edificato agli inizi del Seicento e riedificato nel 1750.
La semplice facciata è abbellita da un ricco ed elegante portale.
L'interno è coperto da una volta a botte con gli affreschi ottocenteschi di Salvatore de Caro. Gli affreschi raffigurano alcune scene bibliche, ognuna separata da cornici di stucco e colpiscono per la notevole bellezza e l'effetto cromatico.
All'interno della chiesa sono custoditi diverse opere dei maestri ebanisti di Castel di Lucio: l'Altare dello Spirito Santo di Antonino Stimolo e un Pulpito ottagonale di Nicolò Campo. Si trova inoltre l'unico paliotto ancora esistente nella cittadina: dipinto a olio nel Seicento raffigura volute floreali che fanno da cornice a una cesta stracolma di frutta.
All'interno della chiesa è inoltre custodita una grande tela seicentesca raffigurante San Carlo in atto penitenziale con, sullo sfondo, la città di Milano mentre imperversa la peste. La particolarità di questa tela, di autore ignoto, è il piede del Santo che appare troppo sproporzionato e tozzo rispetto al resto della figura. Particolare che, si ritiene, debba essere stato voluto. La principale ipotesi formulata per spiegare le grandi dimensioni del piede è che queste vogliano mettere in risalto lo stemma gentilizio posto sotto di esso, appartenente probabilmente alla famiglia dei Cannizzaro, allora signori delle Terre di Castelluccio.
Sono qui infine conservate, i gonfaloni delle confraternite e l’antichissimo elenco degli iscritti alla confraternita di San Carlo.