Campanile Del Duomo Di Messina
Il Campanile del Duomo di Messina, noto anche come Orologio Astronomico di Messina, si erge accanto al Duomo.
Il campanile attuale fu ricostruito nella sede primitiva dopo il terremoto del 1908 e fu progettato sui disegni di quello vecchio. Alto circa 60 metri, presenta una forma di torre con tetto a cuspide. E’ alleggerito su tutti i lati da coppie di bifore con arco a sesto tondo e contiene un magnifico orologio animato commissionato dall'arcivescovo Angelo Paino alla ditta Ungerer di Strasburgo nel 1933. Tale sistema è considerato il più grande ed il più complesso orologio meccanico ed astronomico del mondo. E’ definito Orologio del Tempo, ed è un sistema meccanico è in grado di riprodurre suoni e mostrare un calendario perpetuo e i segni zodiacali in base al periodo di riferimento. Sebbene parte della sua struttura meccanica sia oggi stata modernizzata con tecnologie più moderne, le sue funzioni originarie sono pressoché rimaste immutate.
Il campanile contiene il concerto più grande di tutta la Sicilia composto da ben 8 campane tutte fuse dalla fonderia Colbachini di Padova nel 1929. Sono presenti altre 2 campane fisse, fuse da Micheal Salicula nel 1400. Furono salvate dal terribile terremoto di Messina del 1908.
Si consiglia di visitare il campanile a mezzogiorno quando un complesso sistema di contrappesi, leve e ingranaggi consente che le statue di bronzo dorato, collocate nella facciata prospicente la piazza, si muovano. Il meccanismo si muove ogni giorno alle 12.00 e dura 12 minuti. Ogni quarto d’ora durante la giornata si muovono le due eroine ai lati del gallo, Dina e Clarenza, che battono i quarti e le ore, e il carosello delle età.
Il Campanile è visitabile all’interno. Lungo il percorso delle scale, si ammirano le statue in bronzo e il complesso e ingegnoso sistema di leve e ingranaggi che consente il movimento dell’orologio. Arrivati al belvedere è possibile godere del panorama a 360° della città e del suo stretto.
Sulla facciata laterale, dal basso verso l’alto, sono presenti: il calendario perpetuo; il planetario; la luna; ed in alto, su ogni lato, i quadranti delle ore.
Sulla facciata principale, partendo dal basso gli automi rappresentano: il carosello dei giorni della settimana, dove ciascun giorno è rappresentato da una divinità pagana, portata in trionfo da un carro, trainato da un animale diverso: il lunedì il carro è tirato da un cervo e guidato da Diana; il martedì il carro è tirato da un cavallo e guidato da Marte, il mercoledì il carro è tirato da una pantera e guidato da Mercurio, il giovedì il carro è tirato da una chimera e guidato da Giove; il venerdì il carro è tirato da una colomba e guidato da Venere; il sabato il carro è tirato da una chimera e guidato da Saturno, infine la domenica il carro è tirato da un cavallo e guidato da Apollo. Ogni carro cambia allo scoccare della mezzanotte; il carosello delle età formato da quattro statue a grandezza naturale raffiguranti le fasi della vita, l'infanzia, la giovinezza, la maturità, la vecchiaia, che si portano al centro della scena ogni quarto d'ora. La morte è rappresentata da uno scheletro che con la sua falce scandisce il corso della vita; la chiesa di Montalto in cui è rappresentata la fondazione della Chiesa, posta sul colle della Caperrina, a sinistra dell'orologio. Secondo la tradizione nel 1294 la Madonna apparve in sogno a Frà Nicola, chiedendogli di costruire una chiesa da dedicare al Suo nome e che a mezzogiorno una colomba avrebbe disegnato in volo il perimetro della chiesa che doveva essere costruita.Così accadde e la chiesa fu edificata. Nell’orologio viene riproposta questa scena a mezzogiorno: sul suono dell'Ave Maria di Shubert, una colomba disegna in volo un cerchio, e subito dopo dalla roccia emerge la Chiesa di Montalto; le scene bibliche variano sulla facciata del campanile, in relazione al calendario liturgico: da Natale all'Epifania è mostrata l’adorazione dei pastori, dall'Epifania a Pasqua viene mostrata ’adorazione dei Re Magi, da Pasqua alla Pentecoste viene mostrata la Resurrezione di Gesù, dalla Pentecoste a Natale viene mostrata la discesa dello Spirito Santo; la Madonna della Lettera mostra la santa Patrona mentre riceve una lettera portata da un angelo, seguita da San Paolo e dagli ambasciatori messinesi. Secondo la tradizione, nel 42 d.C. San Paolo venne a Messina per diffondere il Cristianesimo. A seguito di tale evento i messinesi inviarono a Gerusalemme un'ambasceria per rendere omaggio alla Madonna, ancora vivente. In tale occasione la Vergine diede agli ambasciatori una lettera, quella rappresentata nell’orologio, in cui prometteva la sua eterna protezione alla città di Messina; Dina e Clarenza sono delle statue in bronzo, alte 3 metri, che battono le ore e i quarti. Sono rappresentate le due eroine che difesero la città durante la guerra dei Vespri Siciliani. L'8 agosto 1282 le truppe Angioine che assediavano la città, avevano provocato diversi danni alla cinta muraria, ma erano state comunque allontanate. Allo scopo di far riposare gli uomini, la notte seguente le donne messinesi montarono la guardia sui bastioni della città. Gli Angioini approfittarono della notte e tentarono un nuovo assalto; quindi Dina cominciò a far rotolare delle pietre per fermare il nemico e Clarenza diede l'allarme suonando le campane. La città fu così salva; Il gallo, posto al centro fra le due eroine Dina e Clarenza, è il simbolo del risveglio, poco dopo lo scoccare di mezzogiorno, dopo che il leone ha ruggito, batte le ali, solleva la testa e canta chicchirichì per tre volte consecutive; e il Leone posto alla sommità della torre campanaria simbolo della Provincia di Messina e della forza. Immediatamente dopo lo scoccare del mezzogiorno, è il primo ad iniziare il movimento delle statue; esso agita una bandiera, muove la coda e rivolge il capo verso la piazza, ruggendo per tre volte consecutivamente.