Chiesa dei Catalani a Messina
La Chiesa della Santissima Annunziata dei Catalani di Messina è anche denominata anche Chiesa Annunziata di Castellammare per la sua vicinanza all’omonima fortezza.
Fu edificata tra il 1150 e il 1200, secondo la tradizione sui ruderi di un tempio dedicato a Nettuno, nel secolo XIII fu accorciata con arretramento della facciata, probabilmente a seguito di un terremoto e sulla nuova parete vennero inseriti i tre portali. La chiesa si presenta parzialmente interrata per via delle macerie causate dal sisma del 28 dicembre 1908 che vennero spianate innalzando così il piano stradale di circa tre metri.
Nella chiesa si fondono gli stili bizantino, romanico, arabo e gotico, come appare dalla parte absidale, con transetto sormontato da una cupoletta cilindrica ad arcate cieche su colonnine e strette finestre. Il portale principale, sormontato dallo stemma romboidale aragonese, presenta caratteri tardo romanici normanno-lombardi nei capitelli e bizantini negli stipiti, mentre elementi di imitazione tardo-romana si riscontrano nei capitelli dei portali minori.
Nell’interno è ugualmente visibile la presenza dei diversi stili: le colonne rincassate dell’abside maggiore e alcuni capitelli testimoniano l’influenza araba; la cordonatura dell’arco trionfale e la sua morfologia a peduccio rialzato testimoniano quella arabo-bizantina; le strette ed alte finestre delle navate, quella normanno-lombarda; la cupola, quella bizantina; elemento tipicamente bizantino con agganci al razionalismo costruttivo arabo è invece la tecnica di trattare con spessi strati di calce e lunghi mattoni la cupola, l’abside e le finestre, oltre alla copertura della navata principale di tipo mediterraneo a volta a botte.