Chiesa di Santa Maria di Mili a Mili San Pietro
La chiesa di Santa Maria di Mili è una tra le più antiche testimonianze di architettura religiosa normanna della Sicilia.
La chiesa, e l'annesso ex monastero, sorge sulla riva sinistra del torrente Mili nei pressi dell'abitato di Mili San Pietro, frazione di Messina.
Si ritiene che nel luogo in cui sorge l'attuale chiesa originariamente sorgesse un cenobio di epoca bizantina. Fu edificata intorno al 1090 dal Gran Conte Ruggero I di Sicilia e da lui affidata ai monaci basiliani.
L'abbazia è da ritenersi tra le più importanti della Sicilia medievale. In passato ha alternato periodi di grande splendore a periodi di decadenza, fino a che nel 1542 l'edificio fu ceduto, per volere di Carlo V, al Grande Ospedale di Messina. Nel 1866, la chiesa e il monastero divennero proprietà demaniale e furono venduti a privati.
Di notevole pregio artistico è la parte absidale dell'edificio dove si trovano tre cupole emisferiche, una maggiore e due minori, di chiara matrice islamica e l'abside centrale, l'unica emergente all'esterno, in stile romanico.
Nella prima metà del XVI secolo la chiesa fu allungata in senso longitudinale, al punto che si rese necessaria la realizzazione di una nuova facciata e l'innalzamento del livello della copertura.
All’interno della chiesa erano custoditi opere di grandissimo pregio artistico: una tavola del 1638 del pittore Francesco Laganà raffigurante la Madonna del Rosario raffigurata tra devoti oranti; un'acquasantiera in marmo cinquecentesca; una campana settecentesca; Queste opere sono oggi custodite nella chiesa parrocchiale di Mili San Pietro. Tra le opere che erano custodite nella chiesa vi era anche una lapide che ricorda la sepoltura di Giordano, oggi conservata nei depositi del Museo regionale di Messina.
Si consiglia, prima di effettuare lun visita, di verificare l’apertura della chiesa.