Fontana di Orione a Messina
La Fontana di Orione, sita in piazza Duomo a Messina, è uno dei monumenti simbolo della città ed è stata definita la più bella fontana del Cinquecento europeo dallo storico d’arte Bernard Berenson.
Fu realizzata, per volere del Senato messinese nel 1547, su progetto dell’architetto e scultore fiorentino Giovan Angelo Montorsoli, allo scopo di celebrare la realizzazione del primo acquedotto messinese che convogliava le acque dei due torrenti cittadini, Camaro e Bordonaro.
La fontana contiene due messaggi figurati, da un lato, mira a glorificare Messina e, dall’altro, contiene un implicito omaggio all’imperatore Carlo V, che aveva varato una serie di iniziative in favore della città, come l’ampliamento delle mura difensive.
La Fontana di Orione presenta una struttura piramidale a vasche sovrapposte al cui vertice è posto Orione con il suo cane Sirio. La base dodecagonale è un’allusione alla città fortificata difesa agli angoli esterni da figure mostruose in pietra scura. Sulla vasca più esterna si adagiano le statue dei tre fiumi allora ritenuti più importanti, il Tevere, il Nilo e l’Ebro, a cui si affianca il corso d’acqua peloritano Camaro. Sotto le quattro statue sono disposti altrettanti bassorilievi con scene esplicative, intervallati negli spazi intermedi da altri rilievi raffiguranti episodi mitologici. Nel fusto quattro Tritoni sorreggono una seconda vasca di dimensioni ridotte. All’interno di questa si trovano quattro Naiadi sorreggono una coppa ancora più piccola, la quale è sormontata da quattro sculture di putti a cavallo di delfini e dalla statua di Orione con il suo cane Sirio, mitico fondatore di Messina.
L’opera fu così apprezzata che il Senato messinese decise di commissionare allo scultore una seconda fontana, oggi conosciuta come fontana del Nettuno.