Duomo Antico di Milazzo
Il Duomo Antico di Milazzo, nota anche come Duomo Antico di Santo Stefano Protomartire, sorge sulla spianata della Città Murata di Milazzo.
Fu costruito a partire dal 1608 e completato nella seconda metà del 1600, in sostituzione della precedente chiesa di Santa Maria che era stata abbattuta per costruire la Cinta Spagnola della Città Fortificata. Sulla spianata sorgevano quattro chiese e tre costruzioni civili. Durante il Settecento vennero eseguiti ulteriori lavori, quali ad esempio la costruzione della nuova sagrestia. Il Duomo fu intitolato inizialmente a Santa Maria Assunta, in ricordo della vecchia chiesa abbattuta, nel 1678 fu dedicato a Santo Stefano, patrono di Milazzo.
Il prospetto principale, di impronta tardo-cinquecentesca, è caratterizzato da paraste in pietra siracusana con capitelli compositi e corinzi, ed è diviso in due ordini da una cornice. Nel primo ordine, due semicolonne corinzie sostengono un timpano spezzato che fa spazio ad un’edicola con una statua della Madonna con Bambino affiancata da due angeli di fattura manierista. Il secondo ordine è dominato da un finestrone rettangolare, con ai lati uno zodiaco ed una meridiana. Il coronamento della parte superiore manca della cella campanaria, crollata agli inizi del 1900. La copertura è caratterizzata da una cupola centrale priva di tamburo e da quattro cupolette laterali. La Cupola Maggiore è priva di tamburo, alla base sono presenti quattro finestre rotonde e si conclude in un lanternino. Nei riquadri che separano le quattro finestre tonde sono presenti tre figure che probabilmente facevano parte di un gruppo di quattro santi: San Leone II, San Demetrio, San Nicola, San Papino.
L’interno è provvisto di un atrio che immette nel grande vano quadrato, diviso da potenti archi su pilastri corinzi, formando quattro cappelle angolari. Sulla destra, nella cappellina a cupola, restano pochi elementi di un altare marmoreo intarsiato. Segue il grande altare del Crocifisso. Di fronte invece è il vano rettangolare del coro è completamente vuoto: l’altare intarsiato è stato, infatti, trasferito nella Chiesa di San Giacomo. Ai lati sono due profonde absidi semicircolari. Sul lato sinistro si trova l’altare di Santo Stefano che conserva la bella edicola intarsiata su colonne in marmo grigio con capitelli corinzi, angioletti sul coronamento e il paliotto intarsiato a girali che presenta uno scudo centrale con la figura del Protomartire. Sulla parete di fondo affiorano resti di un dipinto a tempera, precedente all’attuale sistemazione, con la Maddalena ai piedi di Gesù. L’altare dell’abside di sinistra , dedicato al Santissimo Sacramento, è parzialmente distrutto.
Due scale a chiocciola, ricavate nel potente spessore dei muri, ai lati della porta maggiore, conducono alla cella campanaria.
Una cripta con sedili entro nicchie si trova sotto il coro e sepolture sono distribuite sotto tutta la chiesa.