Chiesa di Gesù e Maria a Monforte San Giorgio
La Chiesa di Gesù e Maria a Monforte San Giorgio sorge nel rione Portaterra, in prossimità dei resti della cinta muraria medievale, su di un terrazzamento naturale splendidamente affacciato sulla valle del fiume Bagheria e sulle isole Eolie.
Fu costruita tra il 1622 e il 1629 dalla Confraternita omonima, fondata a Monforte pochi anni prima dal giovane sacerdote Placido Di Pietro, che riuniva i rappresentanti di tutte le più importanti famiglie di Monforte, prima fra tutte quella del Principe Moncada, famiglie che fecero a gara per effettuare lasciti e donazioni, e che contribuirono così alla creazione di un patrimonio artistico di gran rilievo.
L'interno ad unica navata presenta pregevoli altari che hanno mantenuto il loro originale semplice aspetto in pietra dipinta a tempera ricoperti con dei paliotti di pregevole fattura: uno ligneo appartenente all'altare dell'Ecce Homo, risalente alla seconda metà del XVIII secolo, e un secondo in seta, fili d'argento e pietre dure posto davanti all'altare maggiore, risalente alla seconda metà del XIX secolo.
Di notevole pregio artistico sono le tre imponenti pale d'altare che il pittore messinese Gaspare Camarda dipinse sul finire degli anni Venti del Seicento raffigurando "Il Trionfo della Croce con Gesù e Maria", "Santa Chiara d'Assisi" e "L'estasi di Santa Caterina da Siena" (quest'ultimo purtroppo trafugato nel 1976). Il meraviglioso trittico pittorico rappresenta un programma di catechesi per immagini nello spirito della Controriforma basato sulla assoluta centralità della Trinità. Sia Il Trionfo della Croce che la Santa Chiara conservano le proprie imponenti e pregevoli cornici originali della prima metà del Diciassettesimo secolo di legno finemente scolpito, dipinto e dorato.
Nella chiesa sono custodite altre opere degne di nota:la statua di legno policromo raffigurante Cristo alla colonna realizzata da ignoto probabilmente intorno alla fine del Seicento collocata in un pregevole altare decorato in stucco dei primissimi anni del Settecento; una statua in marmo bianco raffigurante Maria Assunta opera di un ignoto scultore settecentesco; pregevoli paramenti liturgici di epoca compresa tra il XVII e il XIX secolo e preziose opere di argenteria liturgica tra cui spiccano il calice di Diego Rizzo della prima metà del Seicento e il calice di anonimo argentiere messinese con i simboli della Confraternita.