Duomo di Novara di Sicilia
Il Duomo di Novara di Sicilia, dedicato a Maria SS. Assunta, è un edificio di notevole pregio artistico e storico.
Fu edificata nel 1400, nel luogo in cui sorgeva la prima chiesa dell'antico abitato. Le decorazioni della chiesa sono state effettuate gradatamente fino al sec. XIX e modificate nel 1948 a seguito degli eventi bellici che hanno causato danni alla struttura.
La monumentale facciata è arricchita da severe colonne monolitiche con capitelli corinzi, arcate e diversi manufatti tutti realizzati in pietra arenaria locale lavorata da abili scalpellini. La chiesa è affiancata da un maestoso campanile, a torre tozza, realizzato durante il XVIII secolo. La sopraelevazione della guglia è stata aggiunta nel 1948 ed ospita due ordini di campane.
L'interno, in stile Corinzio, è suddiviso in tre navate in forma di croce latina, separate da dodici colonne. A contribuire alla magnificenza di questo edificio sacro sono i dodici altari marmorei in cui è presente il “cipollino” estratto dalle cave locali.
Tra le opere custodite nelle chiesa di particolare pregio artistico sono: un coro ligneo a intagli del XVIII secolo, il quadro dello Spasimo o Caduta di Cristo di Antonio Catalano risalente al 1598, il quadro della Vergine del Carmelo risalente al XVII secolo, il quadro di San Michele Arcangelo del 1737, il quadro di Santa Venera del Cardillo del 1607 e una grande tela dell’Assunta Incoronata Regina di Giuseppe Russo del 1805; la statua lignea della Vergine Assunta, Santa Patrona del borgo, opera dello scultore napoletano Filippo Colicci del 1764.
Nella sacrestia, nella quale sono presenti tre grandi artistici armadi lignei risalenti al 1700, è custodito un dipinto su tavola, risalente al 1570, raffigurante la scena dell’Annunciazione del Signore, dell’artista veneto Francesco Stetera () proveniente dall’Abbazia di Santa Maria La Noara, dipinto ritenuto il vero ritratto di Sant'Ugo Abate, Santo Patrono del borgo.
Al di sotto dell'abside si trova una Cripta, utilizzata sino agli inizi del 1900, che accoglie i resti mortali degli arcipreti, dei canonici e dei vicari foranei. Sono ancora oggi presenti alcuni corpi mummificati.
All'interno del complesso del duomo, alcuni locali ospitano il Tesoro del Duomo che raccoglie gli argenti, gli ori e i paramenti sacri in dotazione della Parrocchia. Di particolare importanza storica e artistica sono un incensiere in stile gotico e un antico vaso arabo in terracotta conosciuto come giara di S. Ugo, che secondo la tradizione, era utilizzata dal santo per la benedizione e la guarigione degli ammalati.
