Cascata del Catafurco
Giuseppe Scandura
La Cascata del Catafurco si trova tra i comuni di Galati Mamertino e Longi, due delle porte di accesso al Parco dei Nebrodi.
Formata dalle acque impetuose del torrente San Basilio, in corrispondenza di un dislivello di 30 metri scavato dai secoli. Altissime pareti rocciose modellate dalle acque creano il salto più bello della splendida area protetta siciliana del Parco dei Nebrodi. Il continuo scorrere del torrente ha creato alla base della cascata una scenografica piscina naturale chiamata Marmitta dei Giganti, all’interno della quale è possibile immergersi durante la bella stagione senza difficoltà.
Il sentiero si sviluppa quasi per intero su di una strada sterrata di servizio ai piccoli allevamenti di capre, suini e asinelli, che è possibile incontrare lungo il percorso. Lungo il percorso merita una sosta il piccolissimo borgo Molisa, un villaggio abbandonato realizzato tutto in pietra a secco e dove sono presenti i pagliai “pagghiari”, ricoveri dei pastori con la base in pietra e il tetto di paglia. Lungo il percorso non sono presenti zone, la vegetazione predominante è la macchia mediterranea, dove spiccano gli arbusti di ginestrone e le piante aromatiche come origano e timo. Vicino al letto del fiume, prima di arrivare alla cascata, è segnata una località in cui fiorisce la petagna, una specie endemica della Sicilia, rarissima e a rischio di estinzione.