Cattedrale di Patti
La Basilica Cattedrale di San Bartolomeo a Patti sorge accanto al palazzo vescovile, nell’area collinare che domina la città.
Fu edificata nel 1094 per volere del Conte Ruggero d’Altavilla, il quale fondò anche l’annesso monastero benedettino del Santissimo Salvatore.
La facciata, suddivisa in tre ordini, presenta una decorazione lavica che insieme agli inserti di candido marmo delle cornici e del reticolo, creano un finissimo effetto cromatico. Al primo troviamo il portale centrale in stile gotico, costituito da tre colonne per lato inframezzate da colonnine più esili che reggono capitelli con figure zoomorfe, che sorreggono un arco acuto con più ordini di strombatura. L'antica decorazione marmorea, superstite ai numerosi eventi sismici, è integrata da sobrie modanature moderne che sostituiscono le parti mancanti lasciando intatto il fasto degli antichi fregi. Il secondo ordine è contraddistinto da cornici di bifore cieche con archi a tutto sesto, le monofore esterne includono oculi ciechi. L'edicola interna priva di rivestimento lavico reca un oculo sede della moderna vetrata raffigurante il volto di Cristo. Il terzo ordine è sormontato da un timpano triangolare. L'entrata meridionale della chiesa presenta un portale in stile barocco del 1742. È costituito basamenti con colonne ioniche e capitelli corinzi che incorniciano un arco a tutto sesto e sostengono un massiccio architrave con ricca modanatura sormontato da riccioli con conchiglie. Nella parte interna del timpano aperto è presente lo stemma dei borboni. Sui piedistalli sono presenti delicatissime trine scolpite raffiguranti putti e soggetti fitoformi.
All’interno della chiesa sono custodite pregevoli opere d’arte e importanti monumenti funebri, fra cui lo stupendo sarcofago della regina Adelasia, la moglie del Conte Ruggero e madre di Ruggero II, primo re di Sicilia, che volle ritirarsi a Patti dove morì nel 1118.