Castello La Grua Talamanca di Carini
Il Castello La Grua Talamanca di Carini era in origine una roccaforte di avvistamento dei nemici.
La prima costruzione risale al periodo arabo, anche se le prime notizie storiche risalgono al periodo normanno, XI-XII secolo, sotto il feudatario Rodolfo Bonello. Nel 1397, per volere del re di Sicilia Martino I, la famiglia La Grua acquisisce il castello e con esso la baronia di Carini. Quando l’unica figlia di Umberto La Grua, Ilaria, sposa Gilberto Talamanca, ha origine la dinastia La Grua Talamanca, da cui prende oggi il nome il castello. Dopo la caduta del feudalesimo nel 1812, la famiglia La Grua Talamanca fu costretta a lasciare la Sicilia per trasferirsi in Francia. Nel 1975 il castello viene donato dagli eredi alla regione.
Le mura medievali del castello risalgono all’XI e XII secolo. Sulla seconda porta del castello, dove l’arcata a sesto acuto ne prolunga lo slancio, sono riconoscibili i tipici elementi arabo-normanni. I portali sono sormontati da alcuni scudi che rappresentano una gru, allusiva della casata La Grua; altri mostrano tre zolle di terra, probabilmente simbolo dei Chiaramonte. Nel portale del piano superiore si trova lo stemma dei Lanza-La Grua, caratterizzato da due leoni rampanti.
In contrapposizione all’esterno, dall’aspetto sobrio e austero tipico del periodo medioevale, si contrappone un interno ricco di decorazioni. Di notevole interesse sono le stanze affrescate che spesso mostrano stili diversi e sovrapposti. A caratterizzare gli affreschi sono le tonalità di colore utilizzate: colori chiari, colori pastello. Sulla volta della stanza della baronessa si trova il bellissimo affresco di Penelope ed Ulisse.
Nella cappella del castello si trova un artistico tabernacolo ligneo degli inizi del Seicento con colonnine corinzie che scandiscono prospetticamente lo spazio e un matroneo in legno che permetteva la vista dal piano superiore. Il salone delle feste del piano nobiliare è un classico esempio di ambiente quattrocentesco con soffitto ligneo a cassettoni, un camino impreziosito dallo stemma dei La Grua ed ampie finestre.
Il castello è noto soprattutto per la storia della baronessa di Carini.
