Chiesa Madre a Chiusa Sclafani
La Chiesa Madre di Chiusa Sclafani, intitolata a San Nicola di Bari, noto anche come Santuario della Madonna delle Lacrime, è il principale edificio di culto del borgo. Con la sua imponente mole sembra sovrastare le case del centro abitato.
Le prime notizie riguardo la chiesa risalgono al 1350: è noto che l'originaria struttura non era molto grande ma era importante per il suo stile gotico. Nel corso del XVIII secolo una frana distrusse l'antico edificio che venne ricostruito a partire dal 1772. La chiesa venne aperta al culto nel 1816, anche se nel corso dei secoli ha subito successivi arricchimenti del progetto originale.
La facciata si presenta in stile neoclassico.
L'interno, a croce latina, è suddiviso in tre navate ed è sovrastato da un'elegante cupola posta all'incrocio tra il transetto e la navata centrale. Le volte delle navate laterali e le cappelle sono arricchite da stucchi policromi di Bernardo Sesta da Serradifalco, risalenti a fine Ottocento.
Di particolare pregio artistico e storico sono le opere custodite all'interno della chiesa: un pregevolissimo trittico costituito da tre dipinti appartenenti al diciassettesimo secolo e raffiguranti l'Annunciazione, l'Adorazione dei Magi e la Trasfigurazione; un dipinto risalente al 1617 situato nella cripta ritraente il Volto Santo, una delle pochissime copie dell'effige custodita a San Pietro a Roma, donato alla Chiesa da Gregorio XV; una pregiata statua in marmo riconducibile alla scuola gaginesca e ritraente la Madonna col Bambino collocata in un ambiente adiacente all'edificio accessibile dal transetto sinistro.
All'interno del Santuario è inoltre custodito un olio su vetro raffigurante la Sacra Famiglia a cui è attribuito il miracolo della lacrimazione.