Chiesa del Santissimo Crocifisso a Monreale
La Chiesa del Santissimo Crocifisso di Monreale, noto anche come Santuario della Collegiata, è un luogo di culto molto importante della città. L’edificio sacro si erge alle falde del Monte Caputo, su una collinetta da cui si può ammirare l’imponente complesso architettonico del Duomo col suo annesso chiostro benedettino e la vasta Conca d’oro.
Su questo sito esisteva, fin dal 1450, una chiesetta rurale, dedicata al Santissimo Salvatore. Con il moltiplicarsi delle famiglie e il diffondersi del culto al Santissimo Crocifisso si sentì il bisogno di ingrandire la Chiesetta, aggiungendo varie cappelle, tra cui quella dedicata alla venerata immagine di Gesù Crocifisso.
Nei primi del 1700, grazie ai lasciti dei devoti, il Capitolo diede l’incarico all’architetto Fra Mariani di sistemare la Chiesa. In quest’occasione fu realizzato il primo pavimento con mattonelle in ceramica maiolicata e disegni ornamentali policromi. Qualche traccia la si può notare ancora oggi sotto gli stalli del coro ligneo e nel pavimento dei sotterranei della navata centrale. Nel maggio 1801 la Chiesa fu pavimentata con mattoni in marmo, in occasione della visita di Ferdinando III di Borbone, re delle due Sicilie.
Di notevole pregio sono gli stucchi del maestro Giacomo Serpotta: le due grandi statue collocate ai lati dell’altare maggiore e raffiguranti in origine due Evangelisti, in seguito adattate a raffigurare una l’Apostolo Pietro e l’altra l’Apostolo Paolo; tutti i capitelli e i due angeli soprastanti il timpano del cappellone sopra l’altare maggiore. Di recente sono stati rinvenuti altri stucchi attorno alle finestre originali della navata centrale nascoste successivamente nell’800 a causa dell’abbassamento della volta. Questi sono stati riesumati e sono in ottimo stato di conservazione.
All’interno della chiesa è conservato il Crocifisso con il "Patruzzu amurusu" che miracolò i cittadini dalla peste. La chiesa è particolarmente famosa perché legata alla festa del Santissimo Crocifisso.
