Chiostro di San Benedetto a Monreale
Il meraviglioso Chiostro di San Benedetto a Monreale, adiacente alla Cattedrale, è uno dei chiostri più imponenti e prestigiosi del secolo XII ed il più completo monumento di scultura romanica in Sicilia.
Realizzato nel tardo 1100, il chiostro era parte dell’antico convento dei Benedettini realizzato alla fine del secolo XII per volere di re Guglielmo II.
Il chiostro del monastero, che si apre sul giardino del convento, presenta una pianta quadrata in stile romanico caratterizzato da splendide colonne binate e da un portico ad archi ogivali rotto nell’angolo di sud-ovest da un ulteriore chiostro quadrato di piccole dimensioni: il “chiostrino”. Al centro del chiostrino c'è la Fontana del Re, chiamata così perché si dice che Guglielmo II era solito, tutte le mattine, fare le sue pulizie personali in questa fontana. La fontana presenta una vasca rotonda dalla quale si innalza una colonna riccamente intagliata a forma di fusto di palma dalle cui foglie stilizzate con bocche umane e leonine sgorga l'acqua. Il fusto è adornato da figure dedite alle arti della musica e della danza. I capitelli delle quattro colonnine d’angolo della Fontana del Re presentano figure intente in lavori agropastorali, che simboleggiano i mesi dell’anno. Un’incisione in latino riportata nella parte superiore di ciascuna figurazione indica il mese rappresentato. A meridione vi sono i mesi invernali, a levante primaverili, a tramontana estivi e a ponente autunnali.
Le splendide colonne binate che sorreggono il portico presentano decorazioni alterne: lisce, con intarsi a mosaico, intagliate ed arabeschi. Alle base delle colonne sono rappresentati motivi diversi: teste di fiere, foglie stilizzate, zampe di leone, gruppi di animali e di uomini. I capitelli istoriati presentano invece diverse scene tra cui alcune bibliche, come “Il peccato originale”, “La cacciata dei progenitori dal Paradiso terrestre” e la “La risurrezione di Cristo”. Di particolare pregio, per le sue linee leggiadre, è la rappresentazione della Annunciazione e il capitello della Dedica dove il re è raffigurato nell’atto di offrire la Cattedrale alla Vergine. Molto interessanti sono anche il capitello dell’Acrobata, la cui posizione richiama la figura della Trinacria, il simbolo della Sicilia, e quello in cui viene rappresentato un uomo intento all’uccisione di un toro, scena allusiva al culto orientale di Mirtha.
Nel lato nord si alza un antico muro di un’ala dell’antico convento dei Benedettini. L’interno, senza copertura, presenta tre navate con portale e bifore a incrostazioni di calcare e lava.
Dal Chiostro, attraverso il Dormitorio dei Benedettini, si raggiunge la Villa del Belvedere.
