Cattedrale di Palermo
La Cattedrale di Palermo, in stile arabo-normanno, è stata riconosciuta come patrimonio dell’umanità dall’Unesco-
L’immenso edificio religioso, consacrato alla Vergine Assunta, fu edificato nel 1170, per volere dell’arcivescovo di Palermo Gualtiero Offamilio, a seguito del terremoto del 1169 che aveva gravemente danneggiato la costruzione preesistente. Esso sorge sul sito occupato precedentemente da una basilica cristiana trasformata dai Saraceni, nel 831, in moschea e successivamente riconvertita al culto cristiano dai Normanni nel 1072.
La Cattedrale di Palermo, fin dalla sua costruzione, ebbe funzioni di culto, di fortezza e di tempio funerario riservato ai re, alle loro famiglie e agli arcivescovi. Furono infatti riservati a tal fine due spazi simmetrici ai lati del coro.
Nel corso dei secoli l’edificio ha subito rimaneggiamenti, restauri, aggiunte e modifiche.
Alla prima metà del XV secolo risale il prezioso portico della facciata meridionale che presenta i caratteri stilistici tipici dell’architettura catalana in gotico fiorito. Il portico presenta tre arcate ogivali, di forma arabeggiante, fiancheggiate da due torri laterali sovrastate da un grande timpano con una fascia decorativa di elementi scultorei che raffigurano animali in movimento, figure vegetali e antropomorfe. Sotto il portico, si trovano bassorilievi di grande interesse storico, che celebrano l’incoronazione di Vittorio Amedeo II di Savoia e quella di Carlo III di Borbone, entrambe svoltesi all’interno del Duomo.
Nel 1466 l’arcivescovo Nicola Puxades arricchì il duomo di un pregiatissimo coro ligneo intagliato fatto di 78 fastosi stalli corali, in stile gotico catalano.
Nel XVI secolo l’abside maggiore fu ornato con una grande tribuna marmorea, realizzata da Antonello Gagini, che conteneva 47 statue di santi ed era sovrastata dalla figura del Padre Eterno tra una gloria di angeli. L’opera, che richiese più di mezzo secolo di lavoro, fu distrutta durante l’opera di rinnovamento della Cattedrale avvenuta nella seconda metà del XVIII secolo. In questa occasione molte delle statue che componevano la tribuna marmorea sono state poste fuori a coronamento delle mura esterne. Alla fine dell’ultima guerra, le statue sono state riportate all’interno e addossate ai pilastri della navata maggiore.
Agli inizi dell’Ottocento gli interni dell’edificio furono totalmente riconfigurati: vennero smembrati i gruppi di colonne tetrastili e sostituiti con una sequenza di grandi pilastri intercalati da archi a tutto sesto della più severa concezione neoclassica, il coro fu prolungato fino all’abside maggiore, si ricostruì il transetto e fu innalzata una solenne cupola neoclassica che diverge con lo stile precedente della chiesa.La decorazione esterna originaria venne in parte occultata. Il prospetto orientale è quello che meglio conserva la decorazione originale del XII secolo: una decorazione ad intreccio di archi ciechi, a tarsia lavica, con motivi geometrici che si intersecano dando vita al disegno a doppia archeggia tura. Motivi ornamentali analoghi sono presenti anche nelle absidi del Duomo di Monreale.
Tantissime opere d’arte sono conservate nel Duomo: nella cappella del Sacramento è custodito un prezioso ciborio seicentesco in lapislazzuli, nell’altare del Crocifisso si venera un antichissimo simulacro di Cristo dono di Manfredi Chiaramonte nel XIV secolo, le acquasantiere della navata centrale opere di Domenico Gagini e Giuseppe Spatafora. Troviamo inoltre cappella di Santa Rosalia che conserva le reliquie della Santa Patrona racchiuse in una preziosa urna d’argento, pregevole lavoro di abili artisti siciliani del seicento su disegno di Mariano Smiriglio.
All’interno della cattedrale sono inoltre custodite le spoglie dei reali di Sicilia, tra cui Federico II e Ruggero II. Altre tombe sono presenti nella cripta risalente al VI secolo. Nelle stanze del tesoro è possibile ammirare la tiara d’oro della Regina Costanza d’Aragona, insieme ad altri oggetti preziosi rinvenuti nei sepolcri reali.