Chiesa di Santa Caterina d'Alessandria a Palermo
La Chiesa di Santa Caterina d’Alessandria a Palermo fa parte del complesso monastico che si affaccia su piazza Bellini e su piazza Pretoria.
La chiesa fu edificata nel 1500 per volere di Maria del Carretto, priora del cenobio domenicano, sul un luogo di culto trecentesco che non ritenevano più adeguato alla magnificenza del monastero.
La chiesa presenta due ingressi: il principale nella facciata meridionale prospiciente piazza Bellini, l’altro su piazza Pretoria. Entrambi gli ingressi presentano una bellissima scalinata a doppia rampa con balaustre in pietra che consente l’accesso dal piano della piazza alla chiesa.
La facciata principale è realizzata in forme tardo rinascimentali ed è suddivisa in due ordini. Nel primo ordine troviamo il portale di derivazione gaginesca. Collega i due ordini della facciata una ricca trabeazione decorata con eleganti figurazioni scultoree. Nell’ordine superiore due coppie di lesene inquadrano l’elegante finestra, mentre le spirali di due coppie di piccole volute raccordano i contrafforti laterali con l’elegante frontone superiore. Sulla sommità dell’edificio si trova un medaglione che rappresenta il libro, simbolo della dottrina ed il giglio, simbolo della purezza di Santa Caterina.
L’interno, a navata unica con tre cappelle in stile rococò per lato presenta gli affreschi di Francesco Sozzi e Alessandro D’Anna del 1769, le decorazioni della volta di Filippo Randazzo, i pregiati stucchi di Procopio Serpotta e Giacomo Guastella. La statua della santa è di Antonello Gagini, datata 1534.
La chiesa fu più volte ristrutturata e abbellita con opere dei migliori artisti del tempo. Nel Settecento fu aggiunta la cupola e nel 1863 venne realizzato il coro.