Teatro Massimo di Palermo
Giulia Lapetina - CC4.0
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Il Teatro Massimo di Palermo, inaugurato nel 1897, è il più grande teatro d’opera d’Italia ed il terzo più grande d’Europa dopo l'Opéra National di Parigi e la Staatsoper di Vienna. Fu progettato da Giovan Battista Filippo Basile, vincitore del concorso bandito nel 1864.
Per poter erigere questa monumentale opera furono effettuate radicali demolizioni che interessarono tratti della cinta muraria, il quartiere degli aragonesi ed i complessi monastici di San Giuliano e delle Stimmate.
Ambienti di rappresentanza, sale, gallerie e scale monumentali circondano il teatro vero e proprio, formando un complesso architettonico di grandiose proporzioni. L’ingresso è caratterizzato da un colonnato esastilo su una monumentale gradinata, sulle sponde delle scale si stagliano due opere in bronzo che rappresentano la Tragedia, di Benedetto Civiletti, e la Lirica, di Mario Rutelli.
Il teatro presenta un corpo a due piani, disposto attorno alla sala, dietro cui si sviluppa il palcoscenico, due vestiboli circolari sporgono lateralmente. La sala, coperta da cupola, ed il palco, con tetto a falde, si innalzano esibendo la loro autonomia formale rispetto al contesto dell’edificio. La monumentalità dell’organismo architettonico fu assicurata dalla scelta dello stile classico “corinzio-italico”. La volta della sala fu affrescata da Ettore De Maria Bergler e Rocco Lentini.
Al Teatro Massimo sono state girate alcune scene del film Il padrino - Parte III di Francis Ford Coppola.
Attorno al teatro e alla sua storia è nata la leggenda dello Spettro del Teatro Massimo.