Villino Florio a Palermo
Il Villino Florio a Palermo, edificato alla fine del 1899 per volere della famiglia Floro, una delle dinastie imprenditoriali italiane più potenti dell’800, nasce casa da scapolo e come luogo trovo per gli amici del giovane rampollo della prestigiosa famiglia Vincenzo Florio.
Il Villino fu progettato da Ernesto Basile ed è un trionfo delle linee liberty: il floreale diventa espressione di un linguaggio artistico corrente atto a soddisfare le sue tendenze compositive e le aspettative dei suoi raffinati committenti. L’esterno dell’elegante costruzione è un fiorire di torrette intriganti, merlature, abbaini, colonne, logge, capitelli, vetrate policrome e mura bugnate. Sono presenti aperture dalle linee mosse che animano i prospetti dell’edifico, incantevoli inserti in ferro battuto che vanno dai pinnacoli al gazebo sulla terrazza posteriore, magnifiche ringhiere ai parafulmini.
Splendida la torretta circolare con copertura ad ombrello innestata sullo spigolo nord-est che consente l’accesso al terrazzo.
Tutti gli arredi interni, dai mobili alle porte, dai suppellettili alle stoffe parietali, dai soffitti lignei alle decorazioni erano coerenti con gli esterni. Di notevole pregio il grande camino alla parete del salone al pianterreno.
La villa vivrà una stagione leggendaria ospitando sfarzosi ricevimenti e sontuose feste fino al 1911, anno della morte di Annina Alliata di Montereale, giovanissima moglie di Vincenzo Florio. La casa non fu più utilizzata e il parco circostante, il parco dell’Olivuzza, venne successivamente lottizzato ed edificato.
Un incendio, di natura doloso, ha purtroppo danneggiato la parte muraria del villino e distrutto quasi completamente l’interno dell’edificio con gran parte dei suoi arredi. Il Villino è stato oggetto di un lungo e attento restauro ultimato nel 2009.