Area Archeologica del Monte Jato


Area Archeologica del Monte Jato

HaguardDuNord - CC4.0

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 Cda Perciata - San Giuseppe Jato (PA)

Sulla cima del Monte Jato si trovano i resti dell’antica cittadella di Iaitas.
Il primo nucleo della cittadella di Iaitas risale all’inizio del I millennio probabilmente ad opera del popolo indigeno degli Elimi. Fu in seguito ellenizzata nel corso del VI secolo, quando fu assalita dalle armate di Pirro e gli Ietini, una volta cacciati i cartaginesi, si consegnano ai Romani. Fu civitas decumana e uno dei 50 centri urbani più importanti della Sicilia. La città viene poi segnata da moltissime: fu vittima dell’invasione dei Vandali, poi passo sotto il dominio bizantino, ed infine, succube della conquista islamica, diventa centro delle rivolte musulmane contro la dinastia sveva e viene definitivamente distrutta da Federico II nel XIII secolo.
Nell’area del parco archeologico del Monte Jato è possibile vedere i resti risalenti all’epoca greca, mentre pochissime sono le tracce della fondazione indigena e anche del periodo romano.
L’area urbana di Iaitas si estendeva per circa 40 ettari ed era naturalmente fortificata su tre lati dalle ripide pareti rocciose del monte, sul quarto lato si ergeva un muro di fortificazione. Dalla strada di accesso si arriva all’Agorà, un’ampia area rettangolare delimitata su due lati da portici colonnati realizzati nel corso del IV secolo a.C. Da questi portici ci si immette in edifici pubblici più o meno conservati: un tempio italico su podio dedicato a Giove; un Santuario punico con un tempietto di età classica; l'antico bouleuterion, ossia la sala del consiglio; e il bouleuterion più recente a pianta quadrata. A partire dall’età imperiale l'agorà perdette il suo ruolo e al suo posto si impiantarono abitazioni private.
Sono anche visibili i resti del teatro costruito nel IV sec. a.C. su modello del teatro di Dioniso ad Atene. La cavea, tagliata su un declivio naturale, era costituita da 35 gradinate e poteva contenere fino a 5000 spettatori. L'edificio scenico, ben conservato era decorato con quattro grandi statue di pietra, due menadi e due satiri, connesse al culto di Dioniso ed oggi conservate presso l'Antiquarium di San Cipirello.
L'edificio pubblico più antico della città è tempio dedicato ad Afrodite, come attestano alcune iscrizioni su vasi per libagioni. Fu costruito alla metà del VI sec. a. C. su resti di capanne indigene. Venne ristrutturato nel IV sec. a. C. con l'aggiunta di un muro trasversale.
Il sistema di fortificazione, ristrutturato ed utilizzato fino ad età medievale, risale, probabilmente, al periodo del nuovo impianto urbanistico della città, circa 300 a.C., ma secondo alcune ipotesi, potrebbe, almeno parzialmente, datarsi ad epoca anteriore.

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