Chiesa Sant'Antonio Abate a Prizzi
Donat66 - CC4.0
La Chiesa di Sant’Antonio a Prizzi è un importante edificio di culto del borgo in quanto, al suo interno, custodisce opere di notevole valore artistico.
Fu costruita nel 1150 per volere della famiglia Bonello, durante gli anni della cristianizzazione della Sicilia.
La facciata presenta una particolare caratteristica: il suo campanile era in origine una delle tre torri di avvistamento del castello di Prizzi. Di particolare pregio è la cupola che conserva ancora richiami arabi.
All'interno della chiesa sono custodite opere di notevole pregio artistico: il gruppo marmoreo, infiorato d'oro, della Madonna con Gesù Bambino posta sull'altare maggiore e attribuita ad Antonello Gagini (1478-1536); l'acquasantiera di probabile attribuzione al Gagini; il gruppo ligneo della Vergine dell’Idria che raffigura la Madonna con il Bambino. L'opera è di eccezionale fattura e di alto valore storico-iconografico per la posa orientaleggiante di stile bizantino della Madre e del bambino, portati sulle spalle sopra una cassa quadrata di legno da due eremiti, i cosidetti Calogeri, chiamati dalla gente del luogo vicchitti. Si narra che si il dono della nobile e antica famiglia dei Villaraut.