Duomo di Termini Imerese
Il Duomo di Termini Imerese, nota anche come matrice di San Nicola di Bari, sorge nella piazza del Duomo ed è la più grande delle chiese cittadine.
Non è nota la primitiva sede della cattedrale di Termini Imerese nel primo millennio dell'era cristiana. Le prime notizie storiche riguardo l'esistenza di un edifico sacro dedicato a Santa Maria La Nova sotto il titolo di San Nicolò risalgono alla metà del 1400. Nel 1604 fu affidato ad Antonio Spadafora il compito di redigere il progetto del nuovo duomo. Solo nel 1912 il progetto fu portato a compimento con la realizzazione del prospetto.
La facciata presenta tre porte arricchite da maestosi portali e colonne in stile composito. Sul portale centrale è collocato il gruppo marmoreo raffigurante il Beato Agostino Novello con angeli, opera di Filippo Sgarlata del 1925. Nelle nicchie laterali della facciata sono collocate quattro statue: San Giovanni Battista, San Pietro Apostolo, San Paolo Apostolo e San Giacomo Maggiore, copie degli elementi del retablo marmoreo di Giuliano Mancino e Bartolomeo Berrettaro. Gli originali sono custoditi all'interno della chiesa e provengono dalla primitiva chiesa di Santa Maria la Nova.
L'interno presenta una pianta a croce latina ed è suddivisa in tre navate con cappelle laterali dedicate ai santi. I vasti spazi interni, concepiti in funzione della luce, sono caratterizzati dal ritmo degli ampi archi centrici che dal colonnato centrale si sviluppano nella curvatura della volta e continuano con l'imposta del transetto e la concavità dell'abside.
All'interno della chiesa sono custodite numerosi dipinti ed opere d'arte di particolare pregio artistico: l'altare seicentesco rivestito di pregevoli marmi intarsiati policromi dedicato all’Immacolata e situato nella cappella di Santa Maria la Nova; la croce lignea, dipinta sui due lati da Pietro Ruzzolone nel 1484, raffigurante Gesù Cristo morto sulla Croce ed il Signore Risorto.
La chiesa di San Nicola di Bari ospita il Museo d’Arte Sacra di Termini Imerese.