Chiesa Madre a Vicari
La Chiesa Madre di Vicari, intitolata a San Giorgio Martire, è un edificio di origine normanna.
Fu edificata intorno al 1200. Originariamente l'edificio era molto più piccolo di quello attuale ed occupava solo l'area dedicata oggi al Coro. Nel corso dei secoli la struttura ha subito importanti rimaneggiamenti: in particolare nel 1533, per volere di Don Vincenzo del Bosco, l'edificio sacro fu ampliato sino ad occupare l'attuale superficie.
La facciata, scandita da lesene sormontate da capitelli in stile ionico, ha perso alcuni elementi tipici dello stile manierista a seguito di un'operazione di applicazione dell'intonaco avvenuta durante un restauro nei primi anni del Novecento.
L'interno, a croce latina, è suddiviso in tre navate e conserva gran parte degli arredi originali.
Tra le opere custodite all'interno della chiesa, di notevole interesse artistico sono: il dipinto raffigurante Santa Rosalia opera di Pietro Novelli realizzato tra 1603 e il 1647; la tela raffigurante l'Immacolata opera di Vincenzo La Barbera realizzato tra il 1605 e il 1637; la statua marmorea della Madonna col Bambino risalente al sedicesimo secolo.
Di notevole pregio artistico è un'ancona marmorea raffigurante Crocifissione, Risurrezione e Santi, opera di Antonello Gagini collocata nella prima cappella della navata destra.