I piatti e i dolci tradizionali della festa di San Giuseppe in Sicilia

L’elemento principale degli altari di San Giuseppe è il Pane di San Giuseppe, un pane tipico a pasta dura finemente decorato. Negli altari di San Giuseppe il pane assume un valore simbolico che affonda le sue origini in riti pagani quando con l’avvento della primavera veniva distribuito il pane, simbolo di abbondanza.

Uno dei primi piatti tipici della festa di San Giuseppe è la Pasta con i Ceci. L’utilizzo di questa ricetta in occasione della festa di San Giuseppe si lega all'atto del recitare il rosario. È tradizione preparare, nelle piazze siciliane, il 19 marzo, giorno della festa liturgica di San Giuseppe, grossi pentoloni con pasta e ceci e distribuirla a tutti i presenti.

Altro primo piatto tipico della festa di San Giuseppe è la Pasta con le Sarde. E’ uno dei piatti che è sempre presente nelle tradizionali tavolate degli altari di San Giuseppe. Per questa ragione è ormai consuetudine in tutta la Sicilia gustare la pasta con le sarde in occasione dei festeggiamenti in onore di San Giuseppe. Anche se la pasta con le sarde può essere gustata in tutti i periodi dell’anno il mese di marzo, insieme a quello di settembre, è difatti il periodo ideale per gustare questo piatto in quanto in questo periodo è facile trovare le sarde fresche sui banchi dei mercati locali.

Nelle tradizionali tavolate di San Giuseppe è facile trovare un altro primo piatto della tradizione siciliana: la pasta con il maccu di fave, ossia con una crema preparata con le fave. La presenza di questo piatto negli altari di San Giuseppe è legato al suo antico significato augurale, sembra che in passato fosse considerato il piatto del buon auspicio e che venisse offerto dai proprietari terrieri al termine del raccolto a tutti i contadini per festeggiare la fine dei lavori.

Tra i secondi piatti tipici della festa di San Giuseppe spicca il Carciofo col Tappo. Nelle tavolate di San Giuseppe infatti non sono presenti secondi piatti a base di carne, essendo periodo di quaresima e quindi di digiuno dalla carne, ma il carciofo col tappo rappresenta una ghiotta e gustosa alternativa. Si tratta di carciofi imbottiti con sugo di pomodoro, uovo e formaggio.

Nella zona di Palermo ed in tutta la Sicilia occidentale la festa del papà si celebra con la Sfincia di San Giuseppe, un enorme bignè fritto ricoperto con crema di ricotta e decorato con gocce di cioccolato, granella di pistacchi, ciliegie e scorze d’arancia candite. Le Sfincie furono ideate dalle suore del Monastero delle Stimmate di San Francesco a Palermo e sono nate come dolci poveri coperti di miele da consumare per la Festa di San Giuseppe. Nel tempo la ricetta è divenuta via via più complessa e le Sfince sono oggi delle soffici prelibatezze dai colori allegri che è possibile gustare ogni giorno dell’anno.

Nella zona di Catania il dolce della festa del papà è la crispella di riso con il miele chiamata anche zeppola o crispella alla catanese. Le crispelle al miele sono di deliziose frittelle di riso dala forma cilindrica aromatizzate all’arancia e cosparse di miele. Esse furono ideate dalle monache del Monastero dei Benedettini di Catania nel XVI secolo per essere consumate proprio in occasione della Festa di San Giuseppe del 19 marzo. Tradizione che ancora oggi è largamente diffusa.

Altro dolce diffuso per la festa di San Giuseppe sono le zeppole o, a seconda della zona della Sicilia, crispelle di riso o sfincitelle. Si tratta di palline d’impasto fritte croccanti all’esterno e soffici nel cuore che vengono aromatizzate con cannella o scorze di agrumi e possono anche essere farcite prima o dopo la cottura.