Duomo di Comiso
Il Duomo di Santa Maria delle Stelle è la Chiesa Madre della città di Comiso, principale struttura religiosa della città.
Fu edificata alla fine del XIV secolo nelle vicinanze dei resti di un vecchio luogo di culto intitolato a Santa Maria del Mulino. Fu gravemente danneggiata dal sisma del 1693, le famiglie nobiliari locali e gli abitanti di Comiso si adoperarono tempestivamente per rimediare ai danni del sisma. Nel corso degli anni il Duomo di Comiso fu soggetto a vari riarrangiamenti e restauri, alla fine del XIX secolo fu realizzata la cupola in stile neogotico.
Il Duomo di Comiso presenta una pregevole facciata di forma piramidale in stile barocco siciliano suddivisa in tre livelli, sormontati da un campanile. I tre grandi portali d’ingresso sono affiancati da colonne con capitelli corinzi.
L'interno, di notevoli dimensioni, è suddiviso in tre navate e presenta quindici altari, un pavimento di fitti mosaici concentrici, e numerose opere d’arte.
Di particolare pregio è l'originale soffitto della navata centrale rimasto intatto dopo il violento terremoto del 1693. Il soffitto ligneo, opera di Antonino Alberti, detto il "Barbalonga", fu realizzato nella prima metà del secolo XVII e rappresenta cinque scene dell´Antico Testamento.
Di particolare interesse è la cappella del Santissimo Sacramento, opera in marmi policromi con rilievi e finte strutture architettoniche, e la cassa organarica del Settecento, attribuita al sacerdote napoletano e costruttore di organi Donato Del Piano.
Molte sono le opere d'arte custodite nella chiesa, la maggior parte di queste databili tra il seicento e il settecento. Tra queste, degne di nota sono: la Natività di Maria, del 1698, attribuita a Carlo Maratta, posta sull'altare maggiore; e la una statua in legno di Maria Santissima Addolorata che viene portata in processione in suo onore la terza domenica di maggio.
