Santuario Madonna del Carmine a Ispica
Il Santuario della Madonna del Carmine ad Ispica è uno dei luoghi più suggestivi della città, un luogo di pace e di profonda devozione isolato della città.
Il complesso originario fu distrutto dal sisma del 1693 e fu ricostruito, grazie ai fondi del marchese Andrea Statella, durante il Settecento.
La chiesa presenta una facciata semplice ad ordine unico delimitato da paraste, al culmine del quale vi è il campanile. Al centro della facciata vi è il portale, decorato con alcuni bassorilievi tardo rinascimentali, probabilmente recuperati dall’edificio precedente.
L’interno, ad unica navata, presenta otto cappelle decorate con colonne tortili e stucco.
Tra le opere custodite nella chiesa, di particolare interesse sono: un pulpito ligneo poligonale, uno dei pochi elementi precedenti al terremoto, sul quale vi sono raffigurati i santi Angelo, Alberto, Elia e Telesforo; la statua lignea della Madonna del Carmelo, opera di Bagnasco del 1860, che raffigura la Vergine che tiene in braccio il bambino e le chiavi della città; alcune tele del XVIII secolo tra i quali il "Transito di San Giuseppe", la "Madonna del Carmine tra Santi carmelitani", "Maria tra i Santi Agostino e Antonio", "Maria tra Santa Caterina d’Alessandria" e "Sant’Agnese".
Il convento annesso alla chiesa presenta una facciata molto semplice su due livelli. Il portale centrale è incorniciato da un bugnato liscio mentre l’unico balconcino della facciata conserva delle decorazioni tardobarocche nelle mensole con i mascheroni che sorreggono il balcone. Dal portale principale si accede ad un cortile porticato, rimasto incompleto per la parte superiore, al centro del quale vi è un pozzo. Su questo cortile si aprono diversi ambienti tra i quali il grande salone del convento, coperto con volte a crociera. Ai piani superiori, vi sono le celle dei monaci.