Duomo di San Giorgio a Modica
Giuseppe Scandura
Il Duomo di San Giorgio è la Chiesa Madre della città di Modica ed è inserito nella Lista Mondiale dei Beni dell'umanità dell'UNESCO. Esso viene spesso indicato come monumento simbolo del Barocco siciliano, di cui rappresenta l'architettura più scenografica e monumentale.
La Chiesa di San Giorgio si trova in una in posizione scenografica, posta tra la parte alta e la parte bassa della città, con il prospetto rivolto verso occidente al centro di una città costruita a ripiani irregolari collegati da scalinate e salite tortuose con ampi spazi.
La prima fonte che parla dell’esistenza della chiesa è una bolla pontificia dal 1150 di papa Eugenio III, anche se, secondo la tradizione, la chiesa fu fondata dal Conte Ruggero e, in ricordo di tale avvenimento, all’interno, sopra il portale principale è esposta l’armatura del Conte Ruggero d’Altavilla, il condottiero dei Normanni e il leggendario fondatore di San Giorgio. L'edificio è il risultato finale della ricostruzione avvenuta in seguito ai disastrosi terremoti che colpirono Modica nel 1542, nel 1613 e nel 1693.
L'imponente facciata a torre si eleva per un'altezza complessiva di 62 metri ed è coronata con l'apposizione di una croce in ferro sulla guglia. Una scenografica scalinata di 181 gradini conduce ai cinque portali del tempio, che fanno da preludio alle cinque navate interne della chiesa. La prospettiva frontale di tutto l'insieme è arricchita da un giardino pensile su più livelli, detto Orto del Piombo, costeggiato dalla scalinata monumentale. La facciata mostra sorprendenti analogie con la coeva Katholische Hofkirche di Dresda.
L'interno della chiesa è diviso in cinque navate per mezzo di colonne e pilastri sormontati da capitelli corinzi, le superfici presentano un ciclo pittorico nelle volte e un raffinato apparato decorativo in stucco.
Di notevole pregio è il Polittico che occupa tutta la parete di fondo dell’abside, attribuito a Bernardino Niger. È il più grande polittico di tradizione medievale-rinascimentale presente in Sicilia se si fa eccezione di quello marmoreo del Gagini nella Cattedrale di Palermo, andato perduto. Il Polittico è composto da nove riquadri disposti in tre ordini più il lunettone, sulla sommità, dove è rappresentato Dio Padre. Elegante ed estremamente ricca è l’ampia cornice in legno scolpito e dorato con elementi manieristici.
Una delle opere più significative custodite nella chiesa è la tela raffigurante l’Assunta dipinta dal pittore toscano Filippo Paladini, un’opera datata 1610.
