Chiesa di San Giovanni Battista a Monterosso Almo
La Chiesa di San Giovanni Battista a Monterosso Almo, dedicata al Santo Patrono della città, è uno splendido esempio di barocco siciliano.
Non è nota la data di edificazione dell'impianto originario della chiesa, si ipotizza possa risalire al periodo della dominazione normanna in Sicilia poichè in quel periodo si diffuse il culto di San Giovanni Battista nel territorio. In base ai pochi documenti oggi pervenuti la costruzione della prima chiesa intitolata a San Giovanni Battista potrebbe essere stata ultimata nel 1265. Certo è che la chiesa esisteva già nel XVI secolo, e probabilmente anche nel XV secolo.
Questa Chiesa fu uno dei pochi edifici a resistere al terremoto del 1693, il quale distrusse gran parte della Sicilia orientale e della Val di Noto, le chiesa di Sant'Antonio e la chiesa Madre di Monterosso Almo. Le strutture del vecchio edificio della chiesa di San Giovanni Battista che resistettero al terremoto, furono inglobate nelle nuove. Questi lavori hanno portato alla realizzazione di quella che può essere definita la "seconda chiesa di San Giovanni Battista".
Particolarità della chiesa di San Giovanni Battista è che la sua facciata sia stata orientata ad est con estrema precisione affinchè il 24 giugno, giorno della natività di San Giovanni Battista, all’alba il sole entri dalla finestra per illuminare il Simulacro del Santo Patrono di Monterosso Almo.
La facciata, in tipico stile barocco siciliano, è suddivisa in tre ordini dove spiccano tre ordini di colonne sormontate da capitelli ionici e le statue che impreziosiscono notevolmente l’edificio. Al primo ordine sono presenti tre portali d’ingresso, quello centrale presenta pregevoli incisioni e altorilievi.
L'interno è suddiviso in tre navate, separate da diverse colonne che compongono delle arcate.
Diverse opere d'arte sono custodite all'interno della chiesa. Spiccano la Croce di Malta che è segno l’appartenenza della Chiesa di San Giovanni Battista alla Commenda dell’Ordine dei Cavalieri di Malta, e la statua di Santa Maria dei Pericoli, risalente al 1741, opera del maestro Carmelo Cultraro di Ragusa.
