Ipogeo di Calaforno a Monterosso Almo
L'ipogeo di Calaforno a Monterosso Almo è una struttura sotterranea artificiale di epoca preistorica che costituisce un importantissimo esempio nel panorama archeologico dell'intero bacino del Mediterraneo.
L'ipogeo è costituito da 35 camere circolari e sub-circolari di 2-3 metri di diametro e 1 metro di altezza, collegate in modo sequenziale attraverso una piccola apertura. L'ingresso all'ipogeo, oggi non accessibile, avveniva attraverso un lungo vestibolo della lunghezza di circa 10 metri.
Secondo alcuni studi si ritiene che la struttura possa essere stata costruita nel neolitico anche se il materiale ceramico più antico rinvenuto in sito risale alla metà del III millennio avanti cristo. Nel sito sono stati rinvenuti resti di epoca greca, tra cui una statuetta della divinità Bes-Phat, e di epoca bizantina. All'epoca bizantina risalgono alcune modifiche dell'ipogeo quali l'allargamento di una serie di celle per la creazione di una stanza polilobata dove è stata ricavata una tomba terragna di bambino.
Si ritiene che la struttura fosse adibita a sepolcreto in epoca preistorica mentre in epoca greca a santuario votivo.