Cava Gonfalone a Ragusa
Cava Gonfalone è sito di archeologia industriale, un'enorme latomia scavata dall’uomo.
A Cava Gonfalone, i così detti "pirriatura", lavorarono duramente per estrarre i materiali lapidei per ampliare la città di Ragusa. Di questo lungo processo di estrazione, oggi rimangono le immense latomie che si estendono per oltre 15 mila metri quadrati sotto la città.
Nella parte occidentale delle latomie sono presenti, nelle pareti e nelle volte, i segni lasciati dal piccone dei cavatori. Nella parte orientale delle latomie sono presenti le tracce lasciate dalle seghe circolari utilizzate nell’ultima fase di sfruttamento delle miniere, chiuse intorno agli anni quaranta del XX secolo. La parte più profonda e buia delle latomie presenta un lago per la raccolta delle acque piovane e sei piloni di calcestruzzo costruiti dal Genio Civile quando è stato ampliato il soprastante ospedale.
Durante la Seconda Guerra Mondiale, le latomie sono state utilizzate dagli abitanti del quartiere Cappuccini come rifugio antiaereo.
Le latomie sono raggiungibili da una stradina che si innesta in Via Risorgimento o dai Giardini dell’ospedale, attraverso un percorso pedonale che scende fino al fondovalle.