Chiesa dell'Ecce Homo a Ragusa
La Chiesa dell’Ecce Homo di Ragusa è uno degli esempi meglio riusciti del barocco ragusano. La chiesa dell’Ecce Homo occupa una posizione caratterizzante, addirittura dominante, nel nuovo tessuto urbanistico della città nuova nel quale era razionalmente incastonata.
Secondo la tradizione, fu edificata nel luogo in cui sorgeva una chiesetta di campagna dedicata alla Madonna del Rosario. La costruzione della chiesa dell'Ecce Homo iniziò nel 1808, ma solo nel 1842, per volere di Don Giovanni Boscarino, riprendono i lavori per portare a termine la costruzione della chiesa.
La Chiesa presenta una maestosa facciata affogata, purtroppo, da alti palazzi che circondano il minuscolo sagrato. Essa è suddivisa in tre ordini ed è in stile barocco composito. Sul prospetto quattro possenti statue raffiguranti gli evangelisti poggiano sui cornicioni sorretti da svelte colonne, che si assottigliano man mano che si innalzano gli ordini sino alla cella campanaria, sulla quale domina una cuspide decentrata rispetto alla verticale della costruzione.
L'interno a croce latina si caratterizza per la presenza di cupolette sovrastanti le due navate laterali. Le navate sono divise da appena tre pilastri di cui l’ultimo fa da supporto all’arco del transetto su cui doveva impostarsi la cupola, mai realizzata. Da ammirare la ricchezza degli stucchi e decorazioni di colore azzurrino, realizzati dai fratelli Sesta nel 1864. Si tratta di cornici, fregi, modanature finemente decorate e dorate tanto da realizzare un insieme architettonico di notevole impatto estetico.
Di notevole pregio sono l'organo “Serassi” del 1857, prestigioso strumento di assoluta fedeltà sonora, e le bellissime vetrate artistiche opera del grande maestro Duilio Cambellotti, raffiguranti la Natività, Cristo coronato di spine e lo Spirito Santo.