Chiesa di San Giuseppe a Ragusa
La Chiesa di San Giuseppe di Ragusa Ibla rappresenta, insieme alla Chiesa di San Giorgio, una delle massime espressioni del barocco siciliano. La chiesa fu edificata a partire dal 1701, su progetto di Rosario Gagliardi, sui ruderi della Chiesa di San Tommaso rasa al suolo dal terremoto del 1693. Tra il 1756 e il 1760 il progetto rococò sostituì quello barocco, la chiesa assunse così un aspetto simile in certi tratti alla Chiesa di San Giorgio e in altri alla vicina chiesa della Madonna del Carmine.
Il prospetto presenta gli stessi elementi architettonici della chiesa di San Giorgio: una facciata convessa, di stile composito, suddivisa in tre ordini. Il primo ordine è caratterizzato da quattro colonne e due semipilastri corinzi, un portale con arco semicircolare sovrastato da eleganti sculture e quattro statue. Il secondo ordine presenta una finestra centrale, con arco semicircolare sovrastato da sculture, quattro colonne e due semipilastri con sculture ioniche, due volute e due statue raffiguranti San Mauro e San Benedetto. Infine il terzo ordine presenta tre cellette campanarie con ringhiere panciute arricchite da volute e decorazioni. Sul campanile trovano posto tre campane di cui la prima, la più grande, è impreziosita da un San Giuseppe del 1857.
L'interno presenta una pianta ovale come la vicina Chiesa di Santa Maria Valverde. Le tribune di legno con grate permettevano alle suore dell’annesso monastero di San Benedetto di assistere alle funzioni religiose.
Tra le opere custodite all’interno della chiesa, di particolare interesse sono: la tela di Santa Gertrude, opera di Tommaso Pollace; la tela della Trinità, opera di Giuseppe Crestadoro; la Sacra Famiglia, opera di Matteo Battaglia, situata nell’altare centrale; e una statua seicentesca in argento di San Giuseppe.