Chiesa di Santa Maria del Gesù a Ragusa
Il Convento e la Chiesa di Santa Maria del Gesù vennero edificati dai Frati minori riformati a partire dal 1636, con il contributo dell’Amministrazione cittadina e dell’intera popolazione.
Per la costruzione del complesso furono utilizzate le pietre del castello bizantino di Ragusa abbandonato e quelle di una piccola cava attigua aperta per l’occasione. A causa dei danni subiti a seguito dei terremoti, i lavori sul complesso si protrassero per tutto il XVIII secolo. Il convento appesantito in particolare sul lato Ovest manifestava continuamente cedimenti e così, nonostante la creazione di contrafforti interni, negli anni cinquanta la metà occidentale del convento crollò definitivamente.
La sede della chiesa risulta sottomessa al piano stradale e si accede per mezzo della lunga scalinata. La facciata settecentesca compresa fra paraste bugnate lisce presenta un portale delimitato da colonne tortili con capitelli corinzi compositi, sovrastato dallo stemma dell’ordine conventuale. Il tetto è sorretto da un cornicione dentellato.
L'interno, a navata unica, presenta sette altari di vecchia fattura fra semicolonne binate in stile corinzio e volte con copertura a stucchi recanti per lo più motivi floreali e puttini alati più volte restaurati.
In occasione degli ultimi lavori di restauro è stato scoperto, all’interno del vecchio altare maggiore dismesso, un interessante affresco di sconosciuta mano che raffigura una scena della tradizione dell’ordine.
Al di sotto della chiesa, oggi accessibile solo dal piano chiostro si trova la cripta-oratorio con pianta a croce greca che racchiude le tombe dei frati.
Sul retro del primo confessionale destro si trova l’accesso allo scannafosso che nascondeva un passaggio segreto oggi murato che collegava la chiesa ed il convento con la casa Campulo.
Il convento è un edificio di grande mole, si sviluppa su quattro livelli, e manca di un’ala perché crollata. Vi si accede da una porticina laterale alla chiesa sulla cui architrave campeggia una scritta a ricordo del benefattore che contribuì al suo completamento.
Al livello superiore del Convento si trovano le celle dei frati oltre ad un accesso al coro e alla cella campanaria; La torre campanaria si raggiunge tramite una scala, che collega il piano anche al chiostro del convento dove si trova un pozzo. Questo, che si sviluppa in profondità con due livelli accessibili da finestre, è posto al centro di disegni geometrici di croci ottagonali realizzate in pietra asfaltica con pavimentazione di ciotolame di fiume misto sia calcareo che vulcanico.
Attorno al chiostro si trovano l’oratorio e le sale dei lavori quotidiani, quali la biblioteca e gli altri servizi; al primo piano inferiore le cucine, i magazzini e la mensa; al secondo piano sottoterra i l'accesso agli orti.