Chiesa di Santa Maria dell'Itria a Ragusa
La Chiesa dell’Itria di Ragusa è famosa per la sua cupola colorata e per le antiche origini. La chiesa è legata alla presenza a Ragusa dell’Ordine Gerosolimitano di San Giovanni, noti anche come "Cavalieri di Malta" i quali la gestivano con un ospedale dipendente dalla commenda di Modica. E' infatti presente, fuori e dentro la chiesa, la croce a otto punte, simbolo del potente ordine cavalleresco.
Fu edificata nel 1391 per volere dei conti Chiaramonte, fu gravemente danneggiata dal terremoto del 1693.
La facciata è a due ordini, divisi da un grande cornicione: il portale centrale è decorato con motivi di foglie intrecciate, con un finestrone che lo sovrasta. Il campanile è sovrastato da una piccola cupola ottagonale circondata da una balaustra circolare. La cupola è impreziosita da ceramiche policrome di Caltagirone.
L'interno è a tre navate divise da dieci colonne di pietra bianca con capitelli corinzi a foglie di mandorlo.
Tra le opere custodite nella chiesa, di notevole pregio sono: il settecentesco quadro della Madonna Odigitria, o dell'Itria, di particolare importanza perché sotto i piedi del Bambino Gesù si apre la veduta del porto de La Valletta; un prezioso quadro di “San Giovanni Battista e San Giuliano”, attribuito a Mattia Preti; l'acquasantiera del seicento.
All’interno della sacrestia si conserva un pilastro ottagonale medievale dell’antica chiesa trecentesca.