Area Archeologica Kamarina
Il Sito archeologico di Kamarina racchiude i resti dell'antica città di Kamarina e costituisce un prezioso patrimonio di archeologia terrestre e sottomarina.
Le rovine si trovano in un tratto di costa noto come Baia dei Coralli che si estende tra due promontori che ne fecero uno dei porti più attivi nel periodo normanno. La fondazione della città greca di Kamarina, importante colonia di Siracusa, risale, secondo Tucidide, al 598 a.C.. La città conobbe nell’arco della sua non lunga esistenza varie distruzioni e saccheggi, e nel 258 a.C. venne infine presa e distrutta dai Romani.
Di essa oggi non rimangono che rovine e importanti reperti archeologici.
Nel punto più alto della collina, sono visibili i resti del Tempio di Athena: i tagli di fondazione nella roccia, un tratto del muro sud della cella nel cortile e l’angolo nord-est esposto all’interno del Museo Archeologico di Kamarina.
Gli scavi dell'agorà della città, situata all’estremità sud-occidentale della collina, non sono ancora stati del tutto portati a termine.
Tra gli edifici privati dell'insediamento urbano, di particolare interesse sono: i resti della “Casa dell’altare”, risalenti all’età repubblicana, così chiamata per la struttura sacra posta al centro del cortile, attorno al quale sono disposti vari ambienti; la “Casa dell’iscrizione” sulle pendici meridionali della collina di Eracle; e la “Casa del mercante”, da cui provengono alcuni pesi ed uno strumento di misura in bronzo.
Sono inoltre presenti resti della cinta muraria della città ed il tratto meglio conservato si trova al di sotto della collina di Eracle e corrisponde alla meridionale delle mura di fortificazione della città.
All'interno del sito archeologico sono state riportate alla luce anche le necropoli camarinesi, tra cui quella di “Passo marinaro”, le cui tombe sono databili tra la metà del secolo V ed il 258 a.C..
Il materiale rinvenuto presso l'area Archeologica di Kamarina è oggi conservato presso il Museo Archeologico di Kamarina, il Museo Archeologico di Ragusa ed il Museo Archeologico di Siracusa.