Chiesa di Santo Spirito a Scicli
La Chiesa rupestre dello Spirito Santo di Scicli, ubicata nella parte alta del Colle di San Matteo, sul versante della Cava di Santa Maria la Nova, presso il Castello dei Tre Cantoni, in un'area in cui vi sono numerosi ipogei dalla fronte generalmente crollata.
Le prime notizie sull'esistenza della chiesa risalgono al XIV secolo, una carta notarile che evidenziava il posizionamento della grotta con la quale la chiesa confinava. Con il terremoto del 1693 si verificò il crollo del costone roccioso su cui era scavata la chiesa rupestre, fu così riedificata in muratura agli inizi del Settecento. La nuova costruzione venne completata nel 1747, anno inciso su un concio del prospetto.
La chiesa oggi si presenta gravemente danneggiata, d'essa rimangono quasi interi i muri laterali ed il bellissimo prospetto con portale dalle sottili colonne, rostrate verso l'alto, scanalate e spigoli smussati, cimate da capitelli Ionici. Presso l'abside si conservano ancora tracce di decorazione pittorica, anche se le tracce più cospicue rimangono nella parete in corrispondenza del subsellium. Qui si distinguono quattro strati di affreschi: lo strato più recente di cui restano frammenti presenta la Madonna con il capo inclinato verso sinistra coperto da un velo grigio; a destra, di minori dimensioni, è un'altra figura nella quale è probabilmente da riconoscersi il Beato Guglielmo.
Al di sotto della chiesa settecentesca è ubicata la cripta, comunicante per mezzo di un passaggio gradinato scavato nella roccia fra l'abside e la parete di fondo della chiesa in muratura, dove si apre a destra dell'altare. Questo passaggio è stato successivamente obliterato da un tampogno in muratura.
