Duomo di Castelvetrano
Il Duomo di Castelvetrano, dedicato a Maria Santissima Assunta, è il principale luogo di culto della città.
Fu edificato nel 1520, per volere di Giovanni Vincenzo Tagliavia, primo conte di Castelvetrano, nel luogo in cui sorgevano la chiesa di Santa Maria, la primitiva chiesa madre, e la chiesa di San Giorgio, ubicata sull'area corrispondente la base dell'attuale campanile.
La facciata è suddivisa in due ordini da un marcapiano. Al primo ordine troviamo il portale delimitato da paraste, a sua volta costituito da lesene su plinti, entrambi i manufatti decorati da arabeschi di gusto medievale. Il secondo ordine, con falde a gradoni, presenta nella partizione centrale un grande oculo con vetrata. Le sommità parietali laterali presentano una caratteristica merlatura a doppia coda di rondine.
L'interno, a pianta basilicale, è suddiviso in tre navate da colonne con capitelli corinzi e arcate a tutto sesto realizzate in conci di pietra calcarea. La copertura a capriate lignee è arricchita da una trave centrale riccamente decorata con stemmi, strumenti musicali ed armi. La volta a crociera è delimitata da due archi: un arco trionfale attribuito a Vincenzo Messina risalente agli inizi del XVIII secolo il cui apparato decorativo è costituito da un manto drappeggiato tra fregi e conchiglie, grandi volute a foglia d'acanto, l'Eterno Padre circondato da putti e angeli; un arco absidale realizzato da Gaspare Serpotta nel 1667 decorato da un fitto festone di frutta e fiori sostenuto da puttini. Collocate su mensole alla base dell'arco si trovano le statue raffiguranti Sant'Agnese e Sant'Agata mentre sul concio di chiave si trova un'aquila con ali spiegate cavalcata da un putto nell'atto di suonare il corno e, più in alto, due grandi angeli libranti in volo sorreggono uno scudo sormontato da una corona retta da due puttini.
Nel corso del Seicento e del Settecento l’edificio si arricchì di numerose opere d’arte e di figure in stucco a tutto tondo tra cui la pala dell’Assunta realizzata da Orazio Ferraro nel 1619.